Procida, via San Rocco, 52


Proseguendo per via san Rocco, notiamo, fra le case poste lungo la strada, al n. 52, un interessante fabbricato. Al di sopra del portonicino d'ingresso si apre un'ampia finestra che contine due busti marmorei di grandezza naturale...A chi attribuoire quelle sculture che decorano così caratteristicamente quella facciata? Qual è la loro provenienza?
Quello di sinistra è un ritratto di una giovane donna, dalla folta e fluente chioma spiovente sulle spalle: essa è avvolta in un ampia veste a grendi pieghe...La scultura più interessante è il busto bifronte, che riproduce due volti di giovani saraceni, forse due ritratti. Essi sono addossati con spalla contro spalla, ed hanno i petti scoperti e gli omeri avvolti da un'ampia toga con garbate pieghe, che, partendo dalle spalle sinistre, passano sul capo per coprire artisticamente l'unione delle due teste.
Il volto di quello di prospetto ha labbra carnosi e sporgenti, con larghe narici e ampie sopracciglie.
L'altro, invece, possiede ampia fronte, occhi grandi e incassati nelle orbite, labbri carnosi e sporgenti
e tutto il volto resta incorniciato da una piccola e folta barba.
Le sculture sono dell'epoca medievale, e pure essendo di mediocre fattura, hanno molto interesse storico.
E' necessario riportarci alle vicende del regno di Napoli nel IX secolo, quando esso era governato
dal Duca Sergio I...che aveva contratto alleanza con i Saraceni...
permettemdo loro di abitare nelle nostre città.
Questo busto dovette essere eseguito in questo lungo periodo di dimora dei saraceni nelle nostre contrade,
 e alcuni di essi, i più noti, ebbero la velleità di farsi ritrarre con la toga a somiglianza dei senatori romani.

Ferdinando Ferrajoli

da Ferdinando Ferrajoli, Guida di Procida, Edizioni del Delfino, Napoli

 
 
Nelle foto: la finestra al di sopra del portoncino di via San Rocco,  52,  con particolari della scultura bifronte
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