Il traffico a Procida: è pura follia


Foto scattata il 30 agosto 2013 a Procida

La foto ci mostra la condizione in cui i pedoni procidani sono condannati a vivere. Ma soprattutto sono condannati i bambini nelle carrozzine che devono smaltire tutti i gas di scarico. 
Come è possibile consentire in strade larghe 3 metri il passaggio di camion e auto di questa grandezza? E nello stesso tempo consentire ai pedoni di camminare e ai bambini di andare in carrozzina?
Il Codice stradale parla chiaro: le strade consentite ai pedoni, per essere utilizzate da moto, auto e camion, devono essere dotate di marciapiedi e percorsi pedonali. 
A Procida invece si disattende la legge perché si continua a vivere come se il problema non esistesse. E respiriamo soprattutto in estate una quantità enorme di veleni e lasciamo passare auto e camion e pullman in strade strette, come se fosse pura normalità.


Viviamo così  nella menzogna, anche perché  vige su questo aspetto, tra alcune persone una becera filosofia di bottega abbastanza diffusa: i procidani sono contrari al divieto (traducendo in volgare: vogliono camminare in auto e motorino e che si rompessero le corna tra di loro). In parole povere: un tirare a campare senza intervenire, lasciando l'isola nel caos più totale.
Ma queste persone hanno dimenticato che prima della volontà dei singoli procidani esiste il bene comune da realizzare. Le leggi servono a questo. Un paese in cui  ognuno pensa di far come vuole, prima o poi va sottosopra. 
I regolamentati, le norme legislative, vanno diffusi e applicati. E se non vengono applicati, prima di porre sanzioni, bisogna educare i cittadini al rispetto delle norme. E' uno dei fondamentali doveri civili di ogni cittadino.
Disattendere questo dovere, soprattutto sul problema del traffico nelle nostre strade, è mancanza di senno, pura incapacità, sordido qualunquismo, in una parola  è pura follia. E nessuno di noi vorrebbe vivere nella follia.

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