Pippo Civati a Procida, una lezione di stile



L'apertura dell'incontro di Dino Ambrosino

Promosso dalla locale sezione del PD, l’incontro a Procida con Pippo Civati, candidato alla Segreteria nazionale, nell’incantevole scenario del Giardino Catering in via Alcide De Gasperi,  è stato una vera lezione di stile e una testimonianza di impegno democratico. E ce n’era particolarmente bisogno in quest’isola che da troppi anni soffre per la mancanza di una classe politica capace di essere attenta ai problemi dei cittadini, democratica, non rissosa e rispettosa delle minoranze.
Dino Ambrosino, Pippo Civati e Giancarlo Cosenza
Civati ci ha mostrato come si può essere in disaccordo con determinate scelte politiche, finanche del proprio Partito Democratico, e nello stesso tempo lottare con serenità dall’interno perché la realtà possa cambiare, credendo fortemente nella forza delle idee. Ed è quello che manca oggi a tanta parte dei nostri politici e che ha disilluso gran parte dei giovani.

Pippo Civati e Giancarlo Cosenza

Molti i passaggi interessanti emersi nel colloquio che si è svolto con i numerosi cittadini intervenuti nel dibattito: un NO deciso alla guerra e all’acquisto dei cacciabombardieri F35, un urgente impegno per la riforma elettorale per consentire ai cittadini di scegliere chi mandare al governo, la coerenza nelle posizioni assunte, il rifiuto di ogni tipo di clientelismo e del sistema delle correnti dovuto ad una visione politica esclusivamente finalizzata al potere, l’impegno per una effettiva uguaglianza retributiva tra i cittadini e il sostegno alle classi più deboli e ai giovani che non 
trovano ancora lavoro.

Pippo Civati risponde ad alcune domande del pubblico


Colpiva la schiettezza di Civati, l’acutezza delle analisi, il rispetto delle diversità di pensiero, la sua fede nel sistema democratico, da difendere a qualsiasi prezzo, ma soprattutto la sua visione della politica, da vivere insieme come una straordinaria avventura e  dove le diversità si confrontano in un dialogo costante e costruttivo. Nel salutarlo lo abbiamo sentito nostro compagno di viaggio in un momento certamente non facile della politica italiana e del PD. Grazie Pippo. 

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