Procida: Le sbarre tagliate

Procida: finestra del Palazzo D'Avalos trasformato in carcere con le sbarre tagliate

Prima ancora che il castello D’Avalos fosse riconsegnato ai procidani, qualcuno ha osato  tagliare le sbarre dove s’erano aggrappati i prigionieri nei secoli passati.
Quelle sbarre tagliate sono oggi il segno di una rottura col passato ed emblema di una possibile rinascita dell’isola di Procida; rinascita che deve passare primariamente per una ritrovata fiducia dei cittadini nelle istituzioni politiche e sociali. Fiducia oggi espressa nel ribaltamento della classe politica nelle ultime elezioni comunali.
In fondo la gente cosa chiede alle Istituzioni politiche e non ? Che espressioni come diritto al lavoro, diritto alla salute, diritto allo studio, partecipazione dei cittadini alla vita pubblica, difesa del territorio, trasparenza nei bilanci economici,  lotta alla corruzione, collegamenti efficienti, regolamentazione della viabilità,  tasse eque… non siano solo parole, ma progetti concreti.
Pertanto le aspettative nella nuova Amministrazione sono molte.
Ma bisogna dar tempo al tempo. Non possiamo pretendere dai nuovi  Amministratori quello che non abbiamo preteso dai  vecchi Amministratori, da molti decenni.
Oggi l’isola presenta gravi problemi e dissesti e per affrontarli bene non occorre fretta o approssimazione.
Prima di iniziare la ricostruzione nei vari ambiti, in primo luogo in campo economico, occorre  una ricognizione dello stato attuale, che non può avvenire dall’oggi al domani, per cui il cittadino deve essere paziente, contribuendo con il suo impegno alla risalita.
Segnali forti di partecipazione collettiva alla vita del paese da parte di tanti si sono già manifestati in questi primi 45 giorni.  Un gruppo di volontari sta lavorando accanto al Sindaco e ai singoli Consiglieri e Assessori costantemente.
E questo non era mai accaduto prima. E’ la forte novità che caratterizza  il nuovo corso

Le sbarre che sono state tagliate sul vecchio Palazzo,  diventano auspicio di un’era nuova  per Procida  che sarà realizzata non solo dai politici, ma dai politici e cittadini, insieme.

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