Procida e le guerre
Famiglie procidane distrutte dalle guerre
Ce lo racconta la centenaria Maria Scotto di Fasano
Maria Scotto di Fasano da giovane
Le ultime due guerre mondiali hanno procurato molte morti nell’isola e alcune volte famiglie intere
venivano spazzate Lo ricorda con dolore la signora Maria Scotto di Fasano,
vedova Salvemini,che ha perso prima il padre e poi due fratelli giovanissimi e che il 15 dicembre 2013 compie cento anni.
Maria, quando era giovane veniva chiamata da tutti “Maria’a bella” per i
suoi lineamenti perfetti e per quei folti capelli neri raccolti in una lunga
treccia. E tuttora, che è avanti con gli anni, è sempre una signora bella e disponibile
per questa intervista.
“Sono tanto triste al pensiero
della sorte dei miei due fratelli morti in guerra. Il primo, Antonio, che
affettuosamente chiamavamo Ntunuccio, era sposato da solo un mese, quando disse
alla moglie: ‘Parto per la Patria’. Era la seconda guerra del 1940 e da allora
è ancora disperso in Russia”, racconta la signora Maria con gli occhi lucidi e
la voce tremante per l’emozione. “L’altro mio fratello di nome Agostino morì
sempre nella guerra del 1940. Era imbarcato su una nave che andava in Grecia e
poi tornava a Napoli, passando al largo di Procida . Fu proprio al ritorno
dalla Grecia che da capo Misero bombardarono la nave e lui morì. Aveva solo 25 anni ed era
fidanzato.”
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Agostino Scotto di Fasano |
Precedentemente la famiglia di Maria era stata già colpita dalla
tragedia della guerra.”Anche mio padre morì in guerra”, continua Maria,” la
guerra del 15-18. La mia povera mamma rimase vedova con cinque figli da portare
avanti e fece il possibile per non farci mancare il necessario.”
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Michele Scotto di Fasano disperso nella guerra del 1915-18 |
Maria si ferma un attimo, come a riprendere il respiro, poi aggiunge:
“Quelle sì che erano donne con la D maiuscola. Quanti sacrifici! …Tempo dopo
arrivò la misera pensione di mio padre e così con quattro spiccioli e la casa
vuota andammo avanti.”
Un'altra pausa e infine la sua
ultima frase amara: “Una misera pensione. Questo ci ha regalato la Patria,
quella Patria che mio fratello tanto declamava…Pace all’anima loro.”
Maria Rosaria Meglio
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