Lubrano Lavadera e i luoghi isolani per la solidarietà

"La casa del 600 a Terra Murata"
Procida nel cuore. Con i suoi siti appartati di un piccolo mondo arcaico sospeso tra mitoe natura, memoria e cultura materiale, luce, profumi e colori mediterranei. Si intitola “I luoghi” la mostra di pittura di Pasquale Lubrano Lavadera che dal 28 dicembre fino al 6 gennaio esporrà nelle sale dell’Hotel "La Vigna" (Via Principessa Margherita 46), una selezione di tempere dell’artista, poeta e scrittore procidano.
Paesaggi isolati trasfigurati, da Lubrano Lavadera, in visioni interiori con sfumature a tratti metafisiche: dalle opere ispirate dalla celebre marina della Corricella, attraverso i dettagli delle architetture mediterranee di Procida (archi, scale, particolari dei caratteristici muri isolani) all’icona della dimora di Graziella e alla seicentesca casa di Terra Murata, fino ad arrivare a immagini legate a ricordi dell’autore: un giardino, il Lido di Procida  dei primi anni sessanta o Palazzo Catena sito originario del Premio Elsa Morante.
Luoghi e scorci legati da intensi cromatismi, emozioni forti che Lubrano lavadera, intellettuale poliedrico impegnato anche in progetti di sviluppo e di solidarietà internazionale, dispiega in questa fase, trascolorando da un iniziale divisionismo a un tentativo di nitida astrazione orchestrata su linee e colori di grande suggestione.
Al vernissage della mostra (sabato ore 17,30) promossa dall’Associazione Culturale Isola di Graziella e finalizzata alla raccolta di fondi per la ricostruzione della città di Abuyog nelle Filippine interverranno, con l’artista, l’architetto Giancarlo Cosenza, il pittore Nico Granito e la costumista, pittrice e scrittrice Elisabetta Montaldo.
Donatella Trotta

Abuyog (Filippine) dopo il passaggio del tifone



Da “Il Mattino” 24 dicembre 2013

Commenti

Post popolari in questo blog

"Il Lago" di Alphonse de Lamartine

PROCIDA CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA: nel 1961 la RAI trasmetteva lo sceneggiato GRAZIELLA dal romanzo di Lamartine

STORIA DI PROCIDA : Don Michele Ambrosino e la Fiera del Libro