CARI GENITORI

Procida 1954 - La mia famiglia al completo con nonno Pasquale

 Cari genitori   sono passati già alcuni anni dalla vostra morte e  nella mia vita rimane indelebile la vostra presenza. 

Non c'è giorno in cui non affiori un'immagine, un sorriso, una vostra parola. 

Ogni momento del mio presente  è segnato dal rapporto che ho avuto con voi, un rapporto di comprensione, collaborazione e ricerca comune delle soluzione dei problemi che sempre affioravano, non sempre gioioso, alcune volte anche un po' aspro e  segnato da qualche incomprensione, ma mai distruttivo o di separazione. 

Conosco bene le difficoltà che avete dovuto affrontare per  portare avanti la famiglia  e le cause che le hanno determinate. 

Ho sofferto con voi, ed anche quando palesemente non mi sentivo capito, non ho mai smesso di amarvi, non ho mai smesso di vivere quel comandamento  geniale e arduo per noi figli: "Onora il padre e la madre". 

Conoscevo il vostri limiti ma li facevo miei, e non ho mai serbato rancore, anche quando alcune vostre scelte  toccavano la mia vita  e mi creavano qualche frustrazione. 

Vi sono stato accanto nei giorni sereni e nei giorni tristi, e da quando avete salpato l'ancora per l'ultimo vostro viaggio, senza ritorno, ho una sola grande gioia in cuore: quella di non aver mai conservato  risentimento nei vostri confronti. 

So che avete fatto il possibile perché il mio futuro fosse migliore del vostro passato e che il mio diritto era uno solo, potervi essere grato per la vita che mi avete donato.

Tutto questo ho pensato davanti a questa foto che vi ritrae nel 1954 a casa di nonno Pasquale, a cui facevate visita ogni domenica pomeriggio,  con i  quattro figli nati dal vostro grande amore. 


Pasquale Lubrano Lavadera 29/10/44

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