PROCIDA: GLI INCIDENTI SULLE NOSTRE STRADE
Procida: La storica via Principe Umberto |
Quasi ogni giorno un incidente sulle nostre strade, dovuto essenzialmente alla velocità di tutti i veicoli . Proprio ieri mi viene segnalato un grave incidente con madre e figlia trasportati con urgenza in Ospedale a Pozzuoli con l'elicottero.
Incidenti che purtroppo non vengono monitorati perché, salvo quelli molto gravi che richiedono l'autoambulanza e le forze dell'ordine, si tratta di piccoli incidenti che vengono risolti bonariamente e mai denunciati.
Anche quando mio suocero fu schiacciato al muro da un camion che era largo quanto la strada, non si denunciò il misfatto, perché c'era un rapporto di amicizia con il conducente del camion.
Per questo il Sindaco Ambrosino, ben cosciente della gravità del fenomeno, ha ridotto a 20 km all'ora il limite massimo di velocita , per cui noi dovremmo vedere sempre auto motorini biciclette elettriche camion bus taxi camminare lentamente.
La qualcosa non è.
Il procidano ama correre. Uno psicologo potrebbe aiutarci a capire le motivazioni. Sarebbe un indagine interessante.
Quello che a me sembra opportuno e necessario è tener vivo il dibattito sulla mobilità nell'isola in tutti suoi aspetti, velocità compresa.
Una prima idea che mi è venuta è di realizzare un inchiesta con i giovani di carattere generale.
Un'altra esperienza potrebbe essere quella di costituire presso il Comune una piccola equipe di volontari esperti e sensibili al problema e incaricarla di prendere accordi con le scuole per dedicare periodicamente un ora al mese in ogni classe al problema della mobilita sull'isola, e fare indagine sugli incidenti, proporre ai ragazzi delle interviste in famiglia, con gli operatori commerciali.
Un terza proposta potrebbe essere il proporre un incontro dell'intero consiglio comunale con la cittadinanza, per porre domande ai cittadini sui problemi relativi alla mobilita, e poi dare ai cittadini la possibilità di fare domande ai consiglieri: quindi un mese i consiglieri chiedono ai cittadini e un mese i citttdini chiedono ai conisglieri.
Dopo un anno mettere insieme quello che è venuto fuori, fare una sintesi e stamparla e distribuirla in tutte le case
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