Procida: una delle più belle isole del mondo

Procida: La baia del Carbogno

 

Ormai è voce comune in Europa e nel mondo: Procida acclamata come una delle più belle isole in assoluto. 

Sono passati da poco amici prevenienti da Monza e si sono fermati una settimana e non smettevano di dire: "Ma  che bello, amiamo le isole e le abbiamo visitate quasi  tutte in Italia, ma le bellezze, gli scorci, l'architettura che qui abbiamo incontrato hanno superato ogni previsione. Il belvedere della Chiaia un incanto, punta Pizzago  tra i fichi d'India e le agave gigantesche  un spettacolo paradisiaco,  il roccione dietro Ina Casa  uno scenario spettacolare, la sulfurea spiaggia del Postino  un luogo di omerica bellezza, Vivara micenea  la quintessenza di una primordiale oasi di pace e e di mistero, la Chiaiozza di Solchiaro chiostro marino di mitica e sconfinata accoglienza."

 Ma il colpo più efficace di fronte al quale sono rimasti  in un silenzio che diceva tutto e di più, lo hanno ricevuto nel giro in barca  e  nelle grotte dietro Santa Margherita dove miti e leggende sembravano pietrificarsi in quegli anfratti  pregni di misteriose e storiche voci marine."  

Mai avevo sentito decantare la mia isola con siffatte parole e  e mi si apriva il cuore e la mente e riscoprivo la mia isola... Poi la voce degli amici si è fatta più dolce e con delicatezza hanno aggiunto:" Due soli  gli aspetti da correggere. Le stradine non consentono un numero cosi alto di motoveicoli e le baie non possono essere assediate così violentemente dai motoscafi  Vi preghiamo  di correggere queste duplice disfunzione". 

Ho ritenuto opportuno dir loro  che siamo coscienti di questi due aspetti negativi  che inquinano l'isola ma ho dovuto anche precisare che purtroppo siamo incapaci di apportare qualche soluzione.

"Il primo aspetto negativo è dovuto a noi procidani che non vogliamo rinunciare alla comodità del motorino e dell'auto; il secondo dovuto all'incapacità di chi gestisce il Parco di Nettuno a collocare  le limitate boe per la sosta nelle baie."

Mi hanno guardato un po' tristi poi hanno aggiunto: " Non crediamo che il procidano voglia questo caos,  tanta bellezza va goduta nella pace nel silenzio  nell'armonia  non nella devastazione e nell'assedio  della tecnologia più avanzata . I procidani che hanno sfidato i secoli  resistendo ai saccheggi dei pirati non possono rimanere indifferenti di fronte a queste flotte sconsiderate di motoscafi che  saccheggiano le loro baie, e non possono  non capire che  stradine così piccole non consentono una circolazione così densa di auto motorini e pullman e camion e taxi. Non possono non capire." 

Sono rimasto in silenzio.


Pasquale Lubrano Lavadera

29-10-1944

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