Reagire alla corruzione politica

Procida, la meravigliosa spiaggia della Chiaia

 
La corruzione è entrata nel Comune di Procida? E’ una domanda che spesso ci si pone, anche perché  vediamo tanta politica nazionale o regionale infangata da lestofanti.
Noi vogliamo sperare che a Procida fino ad oggi nessun politico abbia speculato sui soldi pubblici a danno dei cittadini. Ed è certamente sbagliato rispondere genericamente: “Anche qui da noi la Politica è corruzione”. Sarebbe meglio dire “La Politica può facilmente corrompersi, ma non è detto che lo sia sempre”.
A riguardo, una risposta efficace ci è venuta da un articolo del politologo Antonio Maria Baggio, di cui riportiamo uno stralcio:

L’esperienza ci insegna che le crisi di tipo etico – qual è quella della corruzione attuale – esplodono quando giungono a maturazione anche altri problemi della vita politica. Un certo tasso di corruzione, infatti, accompagna sempre la vita pubblica, perché è nella natura delle sue possibilità. Esso però viene limitato e contenuto dall’efficienza del sistema, cioè dall’esistenza di controlli efficaci, dalla corretta separazione dei poteri, dall’alternanza al potere, dalla diffusione della pratica delle virtù civiche; soprattutto la corruzione è tenuta sotto controllo dall’efficienza della politica, dalla solidità e dall’efficacia dei progetti politici concreti, che sono capaci di mobilitare le forze, produrre risultati e conferire significati all’azione delle persone e senso di appartenenza alla comunità: la corruzione raggiunge livelli intollerabili ed infine esplode quando la politica perde queste caratteristiche.
Non basta dunque trovare i corrotti e sostituirli con persone non corrotte: bisogna rimettere in moto la capacità politica del sistema…Questa correlazione tra debolezza dei progetti politici e corruzione è spesso mascherata, per evidenti ragioni: un governo comunale, regionale o nazionale, affetto in misura rilevante da membri corrotti, non è solo corrotto, è anche, nella stessa misura, incapace  e ci sono dunque due motivi, non uno per mandarlo a casa.1

Vogliamo augurarci che, a Procida, i controlli su tutti gli atti comunali siano efficaci e costanti, che i poteri siano ben definiti (Il Presidente del Consiglio Comunale, per esempio, non può essere nell’esercizio del suo ruolo espressione di parte politica); che una maggioranza politica non sia per molti anni sempre al potere, e soprattutto che siano praticate le virtù civiche(onestà, trasparenza, rispetto dei cittadini…).
Infine non trascuriamo di valutare l’efficacia dei progetti politici: corretta economia, tasse eque, difesa dell’ambiente e vivibilità, sviluppo economico dell’isola, impegno per le scuole, tutela e recupero del patrimonio culturale, sostegno alle famiglie, collaborazione con le associazioni .
Se tutto questo si attua, allora possiamo stare tranquilli. Diversamente c’è da preoccuparsi.
Pasquale Lubrano lavadera  

1- Antonio Maria Baggio, Le due Italie. Verso le elezioni politiche, Nuova Umanità 2012, n.204
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