L'arte di costruire i Misteri va insegnata alle nuove generazioni

Salvatore Amalfitano, Presidente dell'Associazione I Ragazzi dei Misteri 


Un fatto nuovo e di grande civiltà per Procida è la non distruzione dei Misteri della processione del Venerdì Santo, grazie all’impegno delle Associazioni che lavorano alla preparazione di questi Misteri e che successivamente li espongono in Mostra. Dopo aver visitato la bellissima Mostra inaugurata il 20 aprile scorso a Terra Murata nella Chiesa di Santa Margherita Nuova dall’Associazione I Ragazzi dei Misteri, abbiamo rivolto alcune domande al Presidente dell’Associazione, Salvatore Amalfitano.

So che partecipi all’associazione I Ragazzi dei Misteri fin dall’inizio.
Sì, sono stato uno dei soci fondatori.

E prima di Natale sei stato nominato Presidente.
Come da Statuto ogni due anni si rielegge il presidente. Questa volta il cambiamento è avvenuto prima per le dimissioni del Presidente  che mi ha preceduto, Giuseppe Comito.

Cosa è stato per te vivere questa esperienza?
Fin da quando l’abbiamo fondata, ritenevo il mio impegno in essa come qualcosa di vitale, che riguardava la mia vita, la mia cultura, le mie tradizioni. Sentivo fortemente che bisognava far qualcosa per conservare intatta questa tradizione del Venerdì Santo così radicata nella vita di noi giovani, una tradizione così piena di valori positivi. Primo fra tutti il valore della socialità, un valore importantissimo per capire che siamo chiamati a vivere insieme a star bene insieme , a progettare e creare qualcosa di buono per il paese, ma insieme. Poter trasmettere questi valori anche ai bambini più piccoli è qualcosa di straordinario.

Ma il vivere insieme non è facile. E’ un’arte speciale che va insegnata.
Non è facile perché ci scontriamo spesso tra noi per le diversità di pensiero. Lavorando però ho sempre pensato che le diversità sono necessarie. La vita sarebbe piatta se tutti avessimo le stesse idee. Purtroppo c’è abitudine a lottare l’idea diversa  e non ad accoglierla come il contributo che ognuno può dare per risolvere un problema o per far meglio. Importante è il confronto nel dialogo, un confronto anche acceso talvolta, ma confronto e non lotta. Importante alla fine è arrivare a un’idea condivisa. Se invece ognuno pensa che solo la propria idea è quella buona, allora nasce la società dei monopoli esclusivi che porta inevitabilmente agli scontri e a contrasti insanabili.

Oltre alla processione del Venerdì santo vi siete cimentati anche in altre manifestazioni.
Sempre, però, nel campo della creazione  e della scenografia. Tutte le volte che il Comune ci ha chiesto collaborazione per la Sagra del Mare o altre manifestazioni abbiamo messo a disposizione le nostre capacità tecniche ed artistiche.

So che siete un’associazione di volontariato non profit. Eppure ultimamente sono circolate voci  diffamatorie su di voi.
Ci ha fatto molto soffrire che qualcuno abbia messo in giro tali voci, e che parte della popolazione, senza verificare, ha considerato vere queste dicerie che avevano solo uno scopo diffamatorio. Questo purtroppo della diffamazione, delle lettere anonime, del denigrare il lavoro degli altri è una piaga della nostra isola che dobbiamo combattere, prima di tutto educandoci a valorizzare gli altri e non solo noi stessi, e poi non ricorrendomi a questi metodi.
Non abbiamo mai fatto qualcosa per guadagnarci. E’ contro lo spirito dell’Associazione di volontariato. I contributi che ci sono stati offerti sono sempre stati volontari e li abbiamo sempre investiti per la vita dell’associazione e per i suoi scopi. Per esempio fra le accuse c’era quella relativa ai bambini dei laboratori, ai quali avremmo chiesto 50€ a testa. Niente di più falso. I genitori hanno liberamente voluto offrirci alla fine un contributo che noi abbiamo messo a disposizione dei laboratori stessi. E per far le cose con trasparenza abbiamo rilasciato normale ricevuta e tutto è stato registrato.

Chi vi ha dato la forza di non soccombere a tali accuse infamanti.
Gli ideali che ci hanno spinto a creare l’associazione: stare insieme e fare qualcosa di bello per gli altri e per la nostra isola. Tra soci e simpatizzanti, compresi i bambini, siamo in 400 . E la quota annuale per i grandi è di 10€ .

Avete poi iniziato l’esperienza dei laboratori. So che è stata un’esperienza molto bella e costruttiva che ha coinvolto molti ragazzi e anche alcune famiglie.
E’ però un’esperienza in crescita. Ed è giusto che sia cosi. Dobbiamo, lavorando sul campo, conquistarci la fiducia e la stima dei ragazzi e dei loro genitori. La nostra vuole essere soprattutto un’esperienza educativa, e solo quando i genitori si rendono conto di questo, essi diventano nostri collaboratori. Tutto è cominciato 3 anni fa con i primi laboratori per ragazzi da 6 a 12 anni. Ogni membro dell’Associazione si prende cura di uno o più gruppi di ragazzi per realizzare un mistero. Logicamente ci avvaliamo del sostegno e della necessaria collaborazione di quei genitori che si rendono disponibili. Facciamo una seduta a settimana e poi iniziamo le lezioni pratiche, insegnando le prime tecniche di lavorazione del legno, a partire dal taglio dei murali alla costruzione della tavola base; infine l’uso della cartapesta e del polistirolo.

Dove avviene tutto questo?
Nella “Cittadella dei Misteri” a Terra Murata. E i ragazzi vengono con piacere ed entusiasmo. Quest’anno abbiamo avuto 300 ragazzi e su 51 misteri che sono sfilati in processione, 37 provenivano dalla nostra Associazione, di cui 21 provenivano dal lavoro dei laboratori con i più piccoli.

Ed oggi presentate la 9 edizione dei Misteri in Mostra nello spazio di Santa Margherita Nuova a Terra Murata. Come siete riusciti ad avere questi meravigliosi spazi, ormai chiusi da anni.
Non è stato facile. Prima abbiamo chiesto al Comune l’uso del locali e degli spazi esterni. Ci è stata risposto che la nostra richiesta sarebbe stata valutata. Infine ci sono stati accordati 30 giorni, ma con due interruzioni di un giorno per due eventi culturali del Comune, il 5 maggio e il 9 maggio. Pertanto dovremo con un po’ di fatica interrompere due volte la Mostra e togliere tutti i misteri e poi riportarli.

C’è stata partecipazione dei cittadini alla Mostra?
Moltissimi procidani ed anche tanti ospiti sull’isola  sono venuti in questi primi giorni a visitare la Mostra. E da tutti sono venute parole di congratulazione e di incoraggiamento. Lo testimonia il registro delle firme e quanto hanno scritto i visitatori. Siamo stati molto felici nel giorno dell’inaugurazione della presenza del Sindaco Vincenzo Capezzuto  e di  Fabrizio Borgogna che  è stato sempre con noi fin dalla nascita dell’associazione sostenendoci e valorizzando il nostro lavoro, anche quando le difficoltà non sono mancate. Gradiremmo anche le visite delle scolaresche, dalle Elementari alle Superiori. Sarebbe sicuramente un’esperienza positiva per noi e spero anche per loro.

L'esposizione dei Misteri all'interno della Chiesa di Santa Margherita Nuova
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