Ridiamo dignità alla Scuola

Scuola Media Statale "A.Capraro" anni 80


   E’ abbastanza acquisita l’idea che siamo oggi in un contesto di emergenza educativa, di un disagio collettivo che investe in modo particolare il mondo dei giovani. Baby gang, alcoolismo giovanile, stragi del sabato sera … le cronache sono piene di notizie del genere. E non è chi non veda l’urgenza di investire, più di quanto già non avvenga, sui processi educativi che diano il senso vero delle cose e favoriscano la dimensione della responsabilità personale. In questo quadro, quelle che sono interpellate sono le così dette agenzie educative: famiglia, associazioni, parrocchie. E, per l’appunto, le scuole.
   Al mondo della scuola vanno, quindi, dedicate un’attenzione ed una cura tutte particolari e prioritarie. E sotto tutti i profili. Il che vale in modo particolare lì dove, accanto ai tanti di cui quotidianamente si parla, uno dei problemi più seri - e non abbastanza affrontato - è quello dell’evasione scolastica…. Il punto è che un Paese civile investe innanzi tutto in istruzione: a partire dalla valorizzazione della dignità della funzione docente fino alla manutenzione delle aule scolastiche. Perché – e non ci si pensa mai – anche una corretta manutenzione contribuisce – prima ancora che alla funzionalità e all’efficienza – alla dignità della scuola: quale stima potrà mai avere un giovane verso un’istituzione che lo accoglie in ambienti, bene che vada, trascurati e malmessi?

Mario Di Costanzo 


da Mario Di Costanzo, Per una dignità della Scuola, Il Mattino 15 gennaio 2013





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