L'Editrice NUTRIMENTI apre una libreria a Procida - Ne parliamo con Andrea Palombi
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Andrea Palombi |
Quali le linee editoriali della casa Editrice Nutrimenti.
Il piano editoriale Nutrimenti si articola in tre settori: narrativa,
saggistica e, con l’etichetta “Nutrimenti mare”, libri sul mare e la nautica. Per la narrativa
pubblichiamo sia autori stranieri, con una particolare attenzione per la
narrativa americana contemporanea, sia italiani, dando spesso voce ad
esordienti. La saggistica è legata ai grandi temi dell’attualità, dalla
politica all’economia e al costume, o alle vicende più importanti che hanno
attraversato gli ultimi decenni della nostra storia. Per il mare, infine, diamo
voce a diari di bordo e storie di navigazioni o di navigatori a vela,
pubblichiamo manuali tecnici e la grande letteratura di mare.
Tra qualche giorno la casa Editrice Nutrimenti inaugurerà una libreria a Procida. Perché?
Siamo convinti che una libreria per vivere debba
legarsi a un territorio e a una comunità. Sembrerà strano, ma da questo punto
di vista Procida si candida perfettamente ad essere una sorta di “laboratorio”.
Un territorio pieno di cultura, che ha ospitato e ospita, o visto transitare intellettuali ed artisti, ma
che non ha mai avuto una libreria vera e propria. Un luogo cioè capace di
offrire una rappresentanza sufficientemente ampia della produzione editoriale
italiana. Poi ovviamente la scelta è nata come sempre per una serie di
coincidenze, a cominciare dal bel lavoro che sta facendo il nostro amico Fabio
Masi a Ventotene, un’isola più piccola e molto meno popolata di Procida.
Proprio da Fabio, a sua volta sollecitato da Elisabetta Montaldo, è venuto il
primo invito a valutare l’ipotesi di aprire una libreria a Procida.
Non è un rischio grande considerata la limitatezza
dell’isola di soli 11000 abitanti.Cosa vi spinge ad affrontare questo rischio?
Inutile nasconderselo, il rischio c’è, e ne siamo ben
consapevoli. Altrettanto forte è però la voglia si sperimentare, in questo
periodo drammatico di crisi dell’editoria, forme e modi nuovi per resistere. Non
si può solo restare fermi a lamentarsi. Da questo punto di vista immaginiamo la
nuova libreria di Procida, Nutrimenti Bookshop, come un avamposto di frontiera,
il tentativo di costruire qualcosa di diverso rispetto al modello dei grandi
Megastore, o delle librerie di catena che ha imperato negli ultimi decenni e oggi
sembra soffrire. Immaginiamo una libreria efficiente, piena di libri, capace di
soddisfare le richieste (dei procidani, e dei turisti in transito) ma anche di
stimolare curiosità e nuovi interessi.
Pensiamo che il libro non sia solo un oggetto da vendere, ma una reale possibilità di conoscenze, dibattiti, incontri, relazioni Quale è la
vostra visione di una libreria oggi?
Il discorso si lega strettamente a quello fatto prima. Noi
siamo convinti che una libreria riesce a vivere solo se è capace di stabilire
legami solidi con il territorio e la comunità che la circonda, con le singole
persone che ci vivono, riuscendo a conoscerne e a soddisfarne le esigenze. Solo
se diventa una casa aperta e nello stesso tempo un centro propulsore di occasioni
di incontro, di iniziative culturali. Insomma un vero e proprio presidio culturale,
capace di fare concretamente promozione della lettura, e sappiamo bene quanto
l’Italia oggi ne abbia bisogno.
In che rapporto vi ponete
con la popolazione dell’isola, con le varie associazioni presenti?
Abbiamo già aperto un dialogo, quando la libreria era ancora
un cantiere per i lavori di ristrutturazione, e
speriamo che quel dialogo continui
e si irrobustisca in un rapporto di collaborazione sempre più stretto e
concreto. Vogliamo offrire nuove occasioni ai procidani (ad esempio portando
nell’isola autori noti a livello nazionale, ma anche, per quanto riguarda la
vocazione marinara dell’isola, grandi velisti, promuovendo nuovi eventi e
appuntamenti pubblici) ma chiediamo anche consigli e suggerimenti. Insomma
offriamo qualche risposta, ma sollecitiamo molte domande. E dunque ci
piacerebbe che ogni associazione trovasse nella libreria un punto di snodo
della propria attività, un’occasione per crescere insieme.
L’isola ha un considerevole numero di artisti (pittori,
scrittori, musicisti, attori…) Pensate ad una sinergia creativa con questi artisti, e in che modo?
Sicuramente sì. Alcune forme sono già in atto o le stiamo
studiando: pubblicheremo una storia di Procida e stiamo studiando la
realizzazioni di poster sull’isola realizzati grazie ad opere degli artisti
presenti. Pensiamo a un nuovo festival,
“Gita al faro”,che unisca la passione per la scrittura con quella per il mare e
la navigazione a vela in collaborazione
con Ventotene e la libreria di Fabio Masi. E poi, anche qui, siamo aperti a
ogni imput che arrivi.
L’isola di Procida ha avuto sempre una grande presenza di scrittori. Molti vi hanno
anche trovato anche ispirazione per i loro romanzi. I più famosi Lamartine con Graziella nell’800, Elsa
Morante con L’Isola di Arturo nel 900.
Tuttavia si legge poco e gli stessi
premi letterari e le varie iniziative
culturali presenti non riescono a suscitare interesse ampio.
Sono inoltre passati, in questi anni, importanti autori per presentare i loro libri, ma l’isola non ha dato sempre molta attenzione ad
essi. Una libreria come la vostra
potrebbe in qualche modo favorire un rapporto più vitale con il libro e con gli
scrittori che qui si affacceranno? E in che modo?
Speriamo davvero di sì. Di certo non ce la faremo da soli.
Abbiamo bisogno della collaborazione di tutti, ma siamo convinti di poter
offrire nuove occasioni di incontro e di confronto e siamo fiduciosi che la
scommessa possa essere vinta. Sarebbe un bel segnale anche fuori da Procida.
a cura di Pasquale Lubrano Lavadera
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