Lucia Mameli: Abbattere i campnilismi


“Si può fare di più”

Bisogna abbattere i campanilismi  e remare tutti nella stesa direzione



Intervista a Lucia Mameli delegata ai Trasporti e alle Associazioni

Lucia Mameli un volto nuovo della Politica procidana ma non nell’impegno sociale espresso già da tempo  nel comitato dei cittadini pendolari  per difendere le giuste richieste e per migliorare i trasporti da Procida e per Procida.  Dipendente ENI da 30 anni, è sposata ed è mamma di Cristina e Emanuel Meglio Ha avuto nella nuova compagine amministrativa le deleghe  ai Trasporti e alle Associazioni.

Sono passati due mesi  e mezzo dalle elezioni che vi hanno portato ad essere i nuovi Amministratori di Procida.  Quale esperienza hai fatto. Se tu dovessi raccontare ad un amico questi primi momenti e mezzo in poche parole cosa gli diresti.

La prima parola emozione, poi  smarrimento.  Mi sono subito fermata con me stessa e mi sono chiesta: riuscirò a farcela? La risposta è stata semplice. Grazie alla “squadra” e all’ incoraggiamento della mia famiglia ho superato in parte la “paura”. Oggi mi sento meno insicura, ma sempre pronta a mettere  in discussione il mio operato, la certezza fa correre il rischio di non ascoltare le critiche e i suggerimenti. La presunzione peggio!

Quale è stato l’impatto nella casa Comunale. Sieti stati accolti bene o c’è stata qualche resistenza?

Non ho avuto nessuna resistenza con i dipendenti comunali, anzi spesso ho incontrato persone disponibili e preparate. Credo che lo sviluppo dell’isola passi innanzi tutto attraverso le risorse umane che quotidianamente lavorano per i cittadini, le quali però devono essere motivate e valorizzate: i giusti meriti accrescono la voglia di fare bene .

Come ti poni verso quei procidani che vi guardano con sospetto ed  esplicitamente ti fanno capire che hanno votato i precedenti amministratori.

Ne comprendo la diffidenza, ma spero che nel corso del mandato anche loro possano apprezzare i nostri sforzi per rendere Procida migliore. Il “si può fare di più” si riferisce al benessere generale di tutti gli isolani, nessuno escluso.

Tu hai ricevuto la delega per i Trasporti e per le associazioni. Come hai affrontato questo settore importante e di grande rilevanza sociale.

I trasporti marittimi sono la base dello sviluppo economico  e sociale dell’isola, la mattina da Procida per Napoli, Ischia e Pozzuoli si spostano circa 300 persone tra lavoratori e studenti. Nel periodo estivo i turisti che sbarcano sulla nostra isola sono tanti e tante sono le difficoltà che trovano nel rientro in terraferma.
I trasporti marittimi come sanità e istruzione dipendono molto dalla Regione Campania, oggi il nostro Presidente della Regione Campania De Luca ha tenuto con sé la delega ai trasporti,  spero che al più presto possa ascoltare le nostre istanze che non sono poche. A breve attiveremo un monitoraggio su tutte le inefficienze prodotto dal servizio per avere un quadro chiaro e basato su dati certi.

So che c’è un lavoro di squadra intenso e che ogni settimana vi vedete tutti anche con quei candidati che non sono risultati eletti. Quali i frutti di questo lavoro.

Il lavoro di squadra è alla base del nostro progetto politico, la condivisione e la coesione  rende l’azione di governo più credibile e robusta.

A parte le Commissioni di lavoro c’era  la proposta  di affiancare ogni assessorato o delegato da un team ristretto di due o tre consulenti volontari per affrontare con forza e determinazione i problemi e le scelte da fare. Il Delegato al Bilancio  ha pubblicamente ringraziato i tre consulenti per l’aspetto economico. Hai potuto realizzarlo anche per la tua delega

Non ho potuto attivare ancora questo percorso ma è nelle mie intenzioni creare un gruppo di lavoro che comprenda tutte le categorie di pendolari, dai commerciati agli studenti per raccoglierne le esigenze e i bisogni.  Sono prima di tutto una pendolare che ogni giorno condivide le problematiche legate alla mia delega.

 “La Procida che vorrei” aveva in sé il PD , l’esperienza di “Procida insieme” e il grande movimento giovanile. In che modo continua il lavoro con queste  realtà.

La  forza della Procida che vorrei è stata quella di aver unito anime diverse ma che sono riuscite con grande senso di responsabilità  a  fare sintesi attorno ad un programma condiviso che ha visto in Dino Ambrosino l’unica persona in grado di trasformare in realtà la speranza di un paese migliore. L’obiettivo è quello di poter continuare su questa strada. I giovani devono continuare ad essere il motore trainante del cambiamento di quest’isola con il loro lavoro e con i loro valori di uguaglianza e di libertà.

Dalle prime informazioni  ricevute abbiamo  saputo che ci troviamo non con 6 milioni di euro di massa debitoria passiva annua,  ma siamo già arrivati a 24 milioni di euro. Inoltre difficoltà ci sono anche in altri campi. Problemi enormi che a mio parere non possono essere risolti solo dall’assessore al ramo, ma chiedono uno sforzo notevole da parte di tutti voi e della cittadinanza. Si riuscirà a creare questa sinergia a 360°.

La sinergia è fondamentale, non agiamo a compartimenti stagni, ma è essenziale affidarsi in questo campo a chi  ne ha competenza. Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, chi ci punta il dito lo fa in modo strumentale. La nostra è stata un’eredità a perdere e dobbiamo comprenderlo tutti.

La popolazione deve sapere che avete trovato  il Comune  con l’acqua alla gola e che quindi necessita di un tempo supplementare di partenza per entrare bene in ogni settore, per una analisi attenta e veritiera della situazione  senza la quale si rischia di offrire risposte  non risolutive. Si riesce a comunicare tutto questo ai cittadini.

Lo sforzo più grande è quello di canalizzare l’azione amministrativa nella giusta direzione, senza fretta . I nostri concittadini capiranno che le soluzioni sono di non facile e immediata  risoluzione. . Il nostro compito non è facile ma questo lo sapevamo. Abbiamo  trovato le casse comunali quasi in dissesto. Bisogna modificare un modo di pensare che da anni si è consolidato nel nostro modo di essere cittadini.

Per quanto riguarda le associazioni leggo dal libro “Le mie pagine sparse” Di Anna Giordano, già Assessore del Comune di Caserta, presentato alla Fiera del libro quest’anno: “Avevo notato nel tempo che le troppe associazioni religiose e laiche, pur se attive, non producevano un effetto culturale proporzionato al loro impegno, poco concreto sul piano del conseguimento del benessere sociale e della giustizia. Molte attività ma pochi frutti, come quando si lavora nel proprio orticello e basta. E’ la cultura della separazione, non dell’integrazione. Si sarebbe potuto fare di più se uniti. Nasceva così il Coordinamento delle associazioni casertane con regolare statuto e regolamento.” Non pensi che anche Procida abbia bisogno di qualcosa del genere?

In questi anni le associazioni hanno dimostrato di non essere spettatori,  si sono rimboccate le maniche e hanno reso questo paese migliore. Le associazioni sono tante e inizieremo ad investire realmente sulle eccellenze che non sono poche. La  sfida più grande , e può sembrare una banalità , e che tutti dobbiamo cercare di remare  dalla stessa parte, occorre abbattere i campanilismi. Le associazioni come il volontariato sono il centro sano dove aggregare e valorizzare passioni, ma solo condividendo questo percorso potremo insieme costruire un futuro solido. Anche Procida avrà la sua Consulta delle Associazioni e del volontariato,  istituita con delibera di c.c. del 13.06.2013 n.42, ma mai realizzata, attraverso la quale il Comune valorizza e promuove la partecipazione di libere organizzazioni in vari ambiti.
Nel prossimo mese di settembre abbiamo in programma di riunirle e censirle tutte, attraverso l’albo delle forme associative istituito presso la Segreteria Comunale. “Si può fare di più”

a cura di Pasquale Lubrano Lavadera




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