Residui anacronistici nella religiosità procidana

"Tutta L'umanità religiosa e laica guarda a Maria"
Straordinaria e bellissima pala: "La battaglia di Lepanto", conservata nella Congrega dei Turchini in Procida
Nella cultura religiosa procidana, ancora affiorano residui anacronistici di un potere temporale che si manifesta alcune volte nella sfarzosità di certe cerimonie e nell'uso di oggetti e suppellettili  che ostentano oro e argento, in piena discordanza con una Chiesa che sempre più, con l'aiuto di Maria, vuole contribuire a "deporre i potenti dai loro troni e innalzare gli umili e rimandare i ricchi a mani vuote". 
Purtroppo ancora c'è qualcuno che pensa a Maria come una donna che vuole luci, candele e processioni, dimenticando che lei con la sua vita e con il suo Magnificat  è stata la prima rivoluzionaria della storia dell'uomo, e chiede oggi a noi umiltà, amore per tutti, impegno per i poveri e lotta alle ingiustizie, alla corruzione e all'illegalità. 
Ricordiamo a tal proposito Don Michele Ambrosino che fu uno dei primi a capire il valore del Concilio Vaticano II e il grande ruolo che Maria aveva nella Chiesa, proprio per far partire quei cambiamenti radicali e necessari a rendere la vita ecclesiale priva di sfarzi e aderente al Concilio. 
Molti di noi giovani, in quel difficile periodo del 68, lo seguimmo in questa via di testimonianza evangelica, facendo partire proprio dall'Azione Cattolica e dai Movimenti ecclesiali nascenti una proposta di rinnovamento della vita ecclesiale.
In tal senso oggi Papa Francesco non cessa di stupirci e di spingerci a costruire una Chiesa  umile, povera e che vada incontro alle necessità delle umane genti in pericolo di vita a causa delle grandi guerre che si sono scatenate sul pianeta 
Un piccolo ma significativo segno  il fatto che, nel prossimo viaggio negli USA, nella messa che si celebrerà nel Palazzetto dello Sport Madison Square Garden, egli abbia chiesto un seggio sobrio e semplice. "Non chiamatelo trono, - ha precisato il cardinale Dolan, - sarà  infatti un seggio che si distinguerà per la semplicità, scolpito a mano  nel legno dai volontari di una Ong che da lavoro ai poveri." 

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