Massima trasparenza nella vita amministrativa

Massima trasparenza nella vita amministrativa


“Teniamo in grande conto la necessità di comunicare
costantemente con i cittadini”

Intervista all’Assessore Antonio Carannante

Antonio Carannante  avvocato e scrittore ha sempre mostrato attenzione ai problemi sociali dell’isola  collaborando nella redazione del giornale locale “Espressioni procidane” e nell’Associazione Libriamoci. Nuovo all’attività politica è Assessore con le seguenti  deleghe:  Contenzioso, Vivara, Terra Murata, Acquedotto, Pubblica Illuminazione.

E’ passato un mese e mezzo dalle elezioni che vi hanno portato a essere i nuovi Amministratori di Procida. Quale esperienza hai fatto. Se tu dovessi raccontare a un amico questo mese e mezzo in poche parole cosa gli diresti.

Abbiamo avuto una partenza forte, densa di problematiche importanti da affrontare e risolvere in tempi brevissimi ed ereditate dalla precedente amministrazione: dai lavori del Waterfront al porto di Marina Grande (con relative vertenze legali insorte), le delicate problematiche di bilancio legate alla disastrosa relazione dei Corte dei conti, gli incontri in Prefettura, la grave carenza di liquidità di cassa, l’impellente necessità di risolvere subito la vertenza giudiziaria Bannock, solo per citarne qualcuna… il tutto con la stagione estiva imminente e gli eventi da organizzare e finanziare. Insomma un test durissimo che abbiamo superato lavorando molto, rimanendo in municipio fino a tardi discutendo e riflettendo tra noi circa le decisioni migliori da prendere. Ecco, direi questo: una partenza durissima ma entusiasmante che ha confermato ancora una volta un gruppo vero, motivato, coeso e ricco di variegate personalità e competenze, che ha voglia di fare e di assumersi responsabilità per il futuro dell’isola.

Qual è stato l’impatto  con i Dirigenti e gli Uffici della casa Comunale.

Sostanzialmente bene, con la consapevolezza che ovviamente i rapporti vanno costruiti nel tempo. Ci sono tutti i presupposti per lavorare in armonia. Noi amministratori dobbiamo dare l’esempio, non solo ai dipendenti comunali ma all’intera cittadinanza. Il resto viene di conseguenza. 

Come ti poni verso quei procidani che  esplicitamente ti dicono che hanno votato i precedenti Amministratori.

Sempre con rispetto, e non lo dico con retorica. Ascolto sempre attentamente chi la pensa diversamente da me, anzi lo ascolto più degli altri a patto però che sia onesto intellettualmente, altrimenti impiego diversamente il mio tempo. Personalmente detesto la personalizzazione della dialettica politica, e troppo spesso sulla nostra isola è accaduto che il confronto dal piano politico scivolasse su quello personale. Durante la campagna elettorale, ma anche in questi primi mesi da amministratore, ho avuto modo di toccare con mano quanti danni ha compiuto, anche tra i più giovani, un simile modo di intendere la politica. Discreditare il proprio avversario politico ricorrendo alla mala-informazione, al discredito, alla mera provocazione o a il dileggio della persona è una barbarie che inquina la vita sociale. Ecco, un intento di quest’amministrazione sarà anche quello di alzare il livello del confronto, sempre e comunque.

So che c’è un lavoro di squadra intenso e che ogni settimana vi vedete tutti anche con quei candidati che non sono risultati eletti.

Vero. Anche i non eletti fanno parte integrante dell’amministrazione, ma non a chiacchiere, poiché lavorano fattivamente dando un concreto contributo nelle rispettive materie di competenza. Ce lo avevamo promesso prima delle elezioni e così è avvenuto. Abbiamo contatti quotidiani tra noi e il sabato mattina si condivide un riepilogo generale delle attività amministrative da intraprendere, con spunti di riflessione e proposte di tutti. Tra persone che si stimano davvero, è tutto più costruttivo e piacevole.

A parte le Commissioni di lavoro c’era la proposta annunziata anche pubblicamente di affiancare ad ogni assessorato o delegato  un team ristretto di due o tre consulenti volontari per affrontare con forza e determinazione i problemi e le scelte da fare.

Confermo che questa è la linea condivisa da tutti gli assessorati. Personalmente, ho ritenuto doveroso dedicare questi primi mesi di lavoro a studiare e analizzare lo “stato dell’arte” delle mie deleghe in modo da conoscerne criticità e prospettive, anche perché in gran parte trattasi di deleghe di pura programmazione. Si tenga inoltre conto che nessun passaggio di consegne è avvenuto nell’avvicendamento di quest’amministrazione. Un buon comandante deve conoscere la nave prima di scegliere l’equipaggio e iniziare il viaggio, per cui da qualche settimana ho iniziato una serie di colloqui con persone competenti e disponibili a costituire quello che io amo definire “assessorato allargato” e con il quale condividere un pezzo di quest’avventura. Mi piacciono le persone che hanno voglia di fare le cose con la giusta creatività e positività, senza aver paura di assumersi responsabilità, penso a Vivara, ma anche Terra Murata.  La sfida è dura quanto affascinante, ma altrimenti che sfida sarebbe?

In che modo continua il lavoro con “Procida Insieme” che ha contribuito alla vittoria della vostra lista?

Ritengo in maniera armonica. “Procida insieme” ha inteso affiancare “La Procida che vorrei” senza esprimere propri candidati all’atto della competizione elettorale e quindi oggi anche i suoi esponenti ci offrono i propri spunti di riflessione e proposte, poi ovviamente l’amministrazione, in quanto tale, è tenuta ad assumere le decisioni e ad assumersene la responsabilità.

Dalle prime informazioni  ricevute abbiamo  saputo che ci troviamo non con 6 milioni di euro di massa debitoria passiva annua,  ma siamo già arrivati a 24 milioni di euro. Inoltre difficoltà ci sono anche per la Ditta che provvede alla spazzatura. C’è inoltre la drammatica situazione del traffico e la necessita di responsabilizzare i singoli uffici comunali. Problemi enormi che a mio parere non possono essere risolti solo dall’assessore al ramo, ma chiedono uno sforzo notevole da parte di tutti voi i quali prima ancora di pensare allo specifico dovrebbero lavorare per affrontare questi problemi  comuni di grossa portata, con la piena responsabilità dei dirigenti comunali.

E’ esattamente quello che abbiamo fatto. Come ho detto all’inizio, siamo stati investiti subito da problematiche importanti che spontaneamente ci hanno indotto a lavorare e studiare collegialmente. Noi assessori non ci siamo rinchiusi (e non rinchiuderemo) nelle nostre deleghe, ma stiamo dando reciprocamente il nostro contributo, dai lavori pubblici al bilancio. Nulla escluso. E’ questo il nostro stile amministrativo. Del resto la politica, come l’amministrazione della cosa pubblica, se resta un’avventura solitaria (o ristretta a pochi) è puro arrivismo o, nel migliore dei casi, un esercizio di vanità. Riguardo ai Dirigenti comunali abbiamo già dato chiaramente delle direttive anche materialmente, cercando di dare da subito l’esempio tramite un lavoro improntato sull’efficienza e snellimento dell’azione amministrativa. Detto questo, ognuno si assume poi le proprie responsabilità.

Ho l’impressione che vi siate buttati troppo precipitosamente nell’affrontare il compito immane di governare  un’isola allo Ogni progetto per riuscire deve prevedete un tempo di preparazione dettagliato e preciso con modalità  attuative ben delineate . Non credo che in un mese e mezzo abbiate potuto far questo.

Beh, compito “immane” mi pare eccessivamente pessimistico… molto duro sì, ma in fondo siamo ottimisti. Bisogna distinguere un attimo la riflessione. La tua impressione è deviata dal fatto che, come più volte anzidetto, abbiamo dovuto da subito affrontare un quotidiano densissimo d’impegni vitali per l’amministrazione ed ereditati dalla passata consiliatura, qualcuno mi ha detto addirittura che subito dopo le elezioni siamo “spariti” dalla circolazione: ma semplicemente abbiamo studiato e lavorato per trovare soluzioni immediate considerando che nessun passaggio di consegne era avvenuto! Tutto ciò va ovviamente distinto dalla fase della programmazione alla quale potremo dedicarci appieno, per i motivi anzidetti, sin da quest’autunno.

Come pensate di informare la cittadinanza sulla situazione reale del comune. Ritieni che la comunicazione con la città debba essere continua e costante.

La trasparenza è uno dei nostri “must”, e quindi teniamo in grande conto la necessità di comunicare costantemente anche lo svolgimento della nostra azione amministrativa. Lo facciamo sia in via virtuale (a presto potenzieremo ulteriormente il settore della comunicazione tramite persone appositamente dedicate) che materialmente. Difatti sin dall’inizio abbiamo instaurato un contatto diretto con la cittadinanza anche per una maggior sensibilizzazione su taluni temi: penso ai diversi incontri pubblici sul bilancio e il problema traffico, all’operazione “rifiuti” con sindaco, vice sindaco e assessori in giro per i quartieri, al porta a porta dell’assessore ai lavori pubblici per informare i cittadini di Marina Grande dell’imminente inizio lavori al Palazzo Merlato, fino alle diverse operazioni di decoro urbano. Non mi sembra poco in soli due mesi…

Collegialità fra voi tutti ma anche collaborazione con i cittadini. Nessuno l’ha mai fatto fino ad oggi.

Un po’ quello che dicevo prima. In questi primi mesi ci siamo concentrati tutti insieme per risolvere insieme -  a prescindere dalle materie di competenza dei singoli assessorati – imminenti problemi vitali per l’isola. La collegialità continuerà a essere un segno distintivo di questa consiliatura, poi, ovviamente, ognuno cercherà di dare degli input nelle proprie deleghe sempre tramite un’opportuna condivisione. Una vera classe dirigente ha comunque il dovere di avere una “visione” dell’isola, anche per questo ha ricevuto il mandato, e quindi la fiducia dei cittadini. E noi non ci sottrarremo a questa sfida, cercando di coinvolgere la cittadinanza e pronti ad aggiustare la mira se del caso.


A cura di Pasquale Lubrano Lavadera


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