Uno sguardo sulla realtà politica, ambientale e culturale dell'isola di Procida
Procida: distrutti gli alberi a Pizzago
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Una passeggiata a Pizzago e a metà strada la sgradita sorpresa di trovare gli alberi secolari sulla destra, andando verso la punta, completamente abbattuti. Da chi? e per quale motivo?
Una delle più belle poesie del romanticismo francese Alphonse de Lamartine (1790 - 1869) IL LAGO Così, sempre sospinti a sponde nuove e rare e nella notte eterna tratti senza ritorno, nell’oceano del tempo potremo mai gettare l’ àncora un solo giorno? O lago! Ha terminato l’anno appena il suo volo e a quei flutti che lei rivedere sperava, torno a sedermi, guarda! su questa pietra, solo, dove anche lei posava! Muggivi allora sotto queste rocce profonde schiantandoti così, sui fianchi flagellati, così gettava il vento le schiumose tue onde su quei piedi adorati. Una sera, in silenzio vogavamo, ricordi? Sotto il cielo, e sull’acque s’udiva il ritmo lento dei remi che infrangevano, coi loro tonfi sordi, dell’onde tue il concento. D’un tratto, al mondo ignoti, sorsero degli accenti che attutirono gli echi della sponda incantata e la voce a me cara ( tacquero i flutti attenti ) così parlò, ispirata: “ Propizie ore, fermatevi!
Corrado pani e Ilaria Occhini rispettivamente Alphonse e Graziella Si prova una scena con i due attori Nel 1961 la RAI mandvaa in onda lo sceneggiato Graziella dal romanzo omonimo di Lamartine. Ilaria Occhini è Graziella, Corrado Pani è il giovane Alphonse. Il romanzo venne interamente girato negli studi della RAI con scenari dipinti. Una rappresentazione essenzialmente teatrale che si avvalse anche della messa in scena di un'opera lirica tratta dal romanzo di Lamartine. Predominava la fedeltà al linguaggio poetico di pagine simboliche e ricche di pathos e lo sceneggiato raccolse un buon successo di pubblico e diffuse il nome di Procida nell'intera Italia Procida ritornò ad essere protagonista in questa storia che a distanza di oltre cento anni ancora manteneva intatta la sua forza evocativa di sentimenti durevoli e capaci di commuovere. Ilaria Occhini fu straordinaria nella sua dolcezza espressiva e struggente nel rivivere quel sentimento d'amore prov
Don Michele Ambrosino Ripercorriamo un po' di storia sulla nascita della Fiera del Libro a Procida negli anni 60. Non tutti sanno che nel 1961 un gruppo di circa 30 giovani procidani (tra cui anche chi scrive) iniziò con Don Michele Ambrosino nella sala Pio XII il primo circolo culturale di lettura e, come circolo demmo a don Michele l’aiuto per la Fiera del Libro che stava prendendo forma in quegli anni. La primissima edizione risale infatti al 1959. Molte estati le ho passate nell’ufficio con Don Michele a sfogliare un fascicolo sulle biblioteche, che lui riceveva in quanto aveva già allestito la piccola biblioteca parrocchiale, per cercare i libri da portare alla Fiera. Quanta emozione e quanta passione in quei giorni lontani. Ricordo che una volta era con noi il giornalista Angelo Cavallo ed io giovane studente guardavo con ammirazione quei due personaggi ( in realtà erano davvero “grandi”) che parlavano di libri e di letteratura. Don Michele poi ci indicava
Capisco l'indignazione ma non è un buon motivo per cambiare il nome della punta che è "Pizzaco". Sorry :-)
RispondiEliminavabbè però il problema resta quindi?
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