GIOVANNI VILLANI: SPERIAMO IN UN FUTURO RICCO DI OPPORTUNITA'







INTERVISTA A GIOVANNI VILLANI

DELEGATO AMMINISTRATIVO PER L'ECONOMIA E IL RISANAMENTO


D. Perché hai scelto di essere in politica?
R. Per me l’impegno politico è un impegno civico e civile. D’altronde seguendo i miei figli ho vissuto sia le loro vicende scolastiche, diventando anche rappresentante dei genitori nel Consiglio d’Istituto, sia le loro vicende sportive…Ho sentito l'importanza  del rapporto educativo con loro e con i giovani. Non mi sono perso una partita di calcio in casa e fuori casa….ed i genitori mi affidavano i loro figli! Questo, per me, è stato gratificante.
D. Quali sono i valori su cui imposti il tuo impegno pubblico  sul lavoro e nella politica.
R. I valori che condividiamo con tanti e che sono alla base della vita di un paese: l'onestà, la giustizia, la responsabilità e la solidarietà per i più deboli. In ogni realtà che vivo, sia nel lavoro sia in altri ambiti, ci metto sempre passione.
D. Procida non è un paese facile da amministrare, anche perché ha vissuto situazioni storiche tragiche più delle altre isole e delle altre città. Aggressioni saraceniche durate secoli, lotte feudatarie, grande povertà  e e infine la frantumazione della pace sociale con il 1799, con martiri uccisi selvaggiamente in Santa Maria delle Grazie.
R. E' vero Procida nei secoli ha molto sofferto. Laddove nel tempo si sono sedimentate le varie fasi sociali, determinando un livello culturale piuttosto che un altro, il cambiamento è lento e richiede costanza e forza. C'è ancora moto da fare per superare fasi storiche difficili, mai elaborate compitamente.
D. Quando negli anni 50 venne a Procida la scrittrice Juliette Bertrand e scelse di vivere sull'isola conquistata dalla sua mitica bellezza,  si meravigliò molto nel constatare che pochissimi uomini studiavano e le donne prive di istruzione. Lei fu coinvolta in un episodio politico e divenne lo scrivano di 12 contadini di Pizzaco, incapaci di scrivere un'istanza al Sindaco,  per difenderli da una "aggressione" delle loro terre. Oggi è cambiata la situazione?
R. La gente cerca sempre un interlocutore, che veicoli le proprie personali esigenze. Sembra avere poca fiducia in se stessa! Si affida a qualcun altro! Oggi la situazione è nettamente migliorata.
D, La politica del dopoguerra ha seminato rivalità, conflitti, inimicizie lotte e faide tra gruppi. Ricordiamo tutti le sceneggiate vergognose di denigrazione dell'avversario sui balconi. Come mai  nessuno si opponeva a questo scempio di inciviltà?
R. Non sono un profondo conoscitore della storia di Procida…ma osservo la campagna elettorale di oggi, dove ancora permangono certi segni di quel passato negativo. Da una parte l’aggressività, che è figlia dell’assenza di contenuti e di una visione dell’Isola, animata da interessi personali di chi vuole riprendere a vivere con la politica, dall’altro la pacatezza di una riflessione e la forza di una visione che nasce dalla credibilità di persone competenti che sono in campo.
D. Penso che la  novità dei giovani sulla scena politica  ha dato speranza a tanti. Condividi'?
La solidarietà intergenerazionale è fondamentale. Quando adulti e giovani lavorano insieme c'è speranza, Purtroppo anche a Procida stiamo lasciando ai giovani solo oneri (ad esempio pagare il debito che è stato fatto dal Comune) e non opportunità.
D. Tanti giovani lasciano l'isola!
R. Abbiamo la responsabilità di dare loro delle opportunità a Procida…Abbiamo cominciato a farlo con le politiche giovanili in questi 5 anni. Continueremo  nei prossimi 5 anni con ancora maggiore impegno.
D. La civiltà di Procida si è formata grazie a questo scambio continua che l'isola aveva con il mondo esterno. La nostra marineria toccava i porti dell'Italia e dell'Europa e dell'America.
R: Lo scambio con il mondo esterno all'isola è fondamentale. Ritengo anche che la presenza di educatori  e sacerdoti e forze dell'ordine non dell'isola possa apportare all'isola una ricchezza di idee e di esperienze che ci arricchisce e ci  aiuta  a migliorare.
D. Parliamo ora di questi 5 anni che ti hanno visto impegnato con Dino Ambrosino sull'aspetto economico dell'isola . Quale era la situazione il 1 giugno 2015 quando vi siete insediati.
R. Era drammatica !  Avevamo un debito di oltre 43,5 milioni di euro, nato dal 1996 al 2015, tanto che la Corte dei Conti, il Revisore dei Conti ed il Ragioniere chiedevano il dissesto finanziario del nostro Comune, con quello che ne consegue per i cittadini: aumentare le tasse, rivedere la pianta organica del Comune, ridurre i servizi ai cittadini per pagare i debiti.
I nostri predecessori erano scappati davanti all’assunzione delle loro responsabilità, vedasi il Consiglio Comunale del 30 maggio 2015, quando dovevano riconoscere la massa passiva del nostro Comune…che essi stessi avevano determinato!
Questa situazione finanziaria, insieme alla vicende giudiziarie che hanno visto coinvolta la Polizia Municipale e l’Ufficio Tecnico, ha creato grosse difficoltà alla noatra vita amministrativa. Ma non ci siamo persi d'animo ed abbiamo lottato  a denti stretti per restituire dignità ai nostri uffici comunali compromessi. Penso che per il grande lavoro svolto, l'Amministrazione di Dino Ambrosino meriti un secondo mandato per portare a termine quanto avviato!
D. Quali caratteristiche deve avere una corretta economia  in un amministrazione?
R. La diligenza del buon padre di famiglia…impiegare i soldi pubblici con oculatezza, per soddisfare le esigenze della Comunità e non le esigenze personali. Ad esempio abbiamo preso atto che negli anni 2000 i nostri amministratori avevano sottoscritto il contratto di SWAP, che è una vera e propria scommessa finanziaria, utilizzando il denaro pubblico! Scelta a parer mio assurda.
D. Andiamo con ordine. C'era il PREDISSESTO. Che cosa significa che un Comune è in predissesto?
R. E’ uno strumento che il legislatore ha messo a disposizione degli Enti locali, nell’estremo tentativo di evitare il dissesto finanziario, che comporta come dicevo prima : innalzare la pressione fiscale, rivedere la pianta organica del Comune, ridurre i servizi ai cittadini per pagare i debiti.
D. Un fatto positivo quindi?
R: Solo che la precedente Amministrazione ha predisposto il Piano di PREDISSESTO ma non lo ha mai applicato, cominciando dalle indennità degli amministratori che prima se le erano ridotte  e poi, se le sono ripristinate! Quindi chiedevano ai cittadini di fare sacrifici col Piano di Predissesto, ma loro si escludevano!
D. Si parla molto di questa massa passiva! Un termine sconosciuto ai cittadini. Spiegaci cos'è e quale obbligo impone agli amministratori.
R: Ti lascio questa tabella...la massa passiva indica tutti i soldi presi a prestito dal 1996 al 2015 e da restituire fino al 2043. Di questi soldi presi  a prestito il 12 % è stato destinato in questi anni agli investimenti (è il “debito buono”) e ben l’88% è stato destinato alle spese correnti o clientelari ( è il “debito cattivo”, dice Mario Draghi), che dovranno pagare i nostri giovani.
D. Quelli che amministravano prima di voi non hanno portato a conoscenza il paese di questa massa debitoria e della situazione comunale disastrosa. Perché hanno potuto farlo?
R. Forse perché era una nota dolente che non piaceva mostrare, anche perché occorreva spiegare le logiche, le dinamiche sottostanti, i modus operandi complessi e non sempre lineari …che hanno portato al disastro economico! Poi occorreva studiare quella che stava avvenendo: una dimensione non sempre presente! Era più facile raccontare il “fatterello”!
D. Qual'era la situazione degli stipendi e degli uffici comunali quando vi siete insediati e come si presenta oggi?
R. Dopo una fase inziale travagliata per mancanza di risorse economiche, siamo andati anche davanti alla Prefettura per affrontare insieme il grosso problema che il Comune di Procida presentava sugli stipendi. Da qualche anno paghiamo gli stipendi con puntualità, a seguito del grande lavoro di risanamento dei conti avviato. Gli uffici sono ancora sguarniti per mancanza di personale e, come  si sa nel predissesto non si possono assumere  dipendenti. Pertanto i servizi e gli uffici comunali necessitano di una profonda riorganizzazione, innestando nuove competenze adatte a vincere le sfide di oggi.
D. Perché la Corte dei Conti ha infierito su di voi e non sugli amministratori che avevano tenuto in mano il comune per oltre 20 anni.
R. Esiste una continuità amministrativa…. Se c'è il PREDISSESTO  esso passa alla nuova amministrazione eletta con tutte le conseguenze. Interloquire con la Corte dei Conti è stato uno dei primi atti dell'Amministrazione Dino Ambrosino. Infatti la Corte dei Conti si è resa conto di avere di fronte una classe dirigente finalmente credibile (vista l’esperienza con quella precedente, che purtroppo nascondeva anche  le cose : ad esempio il Comune di Procida avere perso la qualità di socio in Marina di Procida il 3 novembre  2014 e lo aveva tenuto nascosto alla Corte dei Conti) e ci ha dato fiducia!
D. Tutta questa tempesta di ordine economico l'avete comunicato al popolo? E come ha reagito il popolo procidano nel sapere che c'erano questi debiti e questa situazione deficitaria nelle casse comunali?
R. La comunicazione non è mancata, con post su facebook (oltre 1.000), con interviste, incontri pubblici ( solo io ne ho tenuti oltre 15) ed orario di ricevimento…purtroppo mai utilizzato dai cittadini!  Il voto del 20  e 21 settembre ci darà conto della reazione del popolo procidano di fronte a questa situazione.
D. Il DISSESTO quindi è stato evitato. Quali i passi che avete dovuto subito fare.
R. Il dissesto finanziario è stato evitato per avere avviato immediatamente un’azione di risanamento (fatta di aumento delle entrate, recuperando parte dell’evasione, e diminuzione delle spese. Finalmente il nostro bilancio è in equilibrio dal 2008!) e per avere fatto pressioni legali  con l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) sul Parlamento e con il Ministero degli Interni,  recuperando alla classe politica procidana quella credibilità persa negli anni passati.
D. Quale la situazione oggi?
Rimane ancora complessa, ma  cominciamo a respirare….e, continuando su questa strada, i prossimi 5 anni saranno di grande soddisfazione per i cittadini. Abbiamo cominciato ad investire sul turismo culturale e l’Isola si sta muovendo di conseguenza, sia pure disordinatamente. Nei prossimi 5 anni investiremo, in buona parte, il contributo di sbarco sul turismo culturale. E poi affluiranno i fondi europei sull’Isola. Abbiamo dimostrato di avere capacità progettuale e le giuste relazioni politiche, come nella vicenda sanitaria: una vittoria del Sindaco che ha saputo farsi interprete delle esigenze della Comunità ed attivare le sue relazioni politiche per la Sua Comunità per preservare il PSA24 (Pronto Soccorso Attivo).  Nei prossimi 5 anni privilegeremo gli investimenti nell’ambiente ( costoni , spiagge, etc..) e nella sanità, attraverso i fondi europei.
R. Tu ti ripresenti e richiedi il consenso dei cittadini. Pensi che potremo farcela a risanare il comune nei prossimi 5 anni?
D. Senza fare illusioni, la rotta è tracciata. Muovendoci lungo questa rotta, possiamo essere ottimisti! Comunque nei prossimi 5 anni  ci sarà una squadra affiatata che prenderà in mano l'economia dell'isola. In tal modo io potrò  lavorare ad altri obiettivi amministrativi importantissimi!

 
A cura di  Pasquale Lubrano Lavadera

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