"VIVERE I SERVIZI SOCIALI COME UNA MISSIONE"
Sara Esposito |
INTERVISTA A SARA
ESPOSITO
ASSESSORE ALLE
POLITICHE SOCIALI
D. Siamo alla fine
del mandato amministrativo e tra qualche giorno si voterà. Come stai vivendo
questi giorni?
R. Sono giorni particolari, molto impegnativi
ed intensi, da una parte vi è l'entusiasmo e la magia soliti della campagna
elettorale (soprattutto in una piccola comunità come la nostra dove tutto si
amplifica) dall'altra vi è quasi l'incredulità di portare a termine progetti
importanti ed innovativi per la nostra Isola
(basti pensare ai centri estivi 2020, alla pianificazione degli
Inserimenti Lavorativi per le fasce deboli fino al 2021).
D. Ti sei trovata
per la prima volta nell'agone politico
quale è stato il tuo impatto.
R. Cinque anni fa, in una calda estate, mi
sono ritrovata (insieme ad un gruppo di amici) ad amministrare la mia
Isola...mi sono ritrovata in prima linea (dove avevo scelto di esserci in
maniera consapevole e libera). Da persone responsabili e da persona responsabile
quale mi ritengo mi diedi subito la possibilità di "osservare" e
provare a comprendere quali parti del nostro programma elettorale - La Procida
che vorrei 2015/2020 - potevano e dovevano essere attenzionate sin da subito.
Ho provato a strutturare e darmi un metodo per poter lavorare ed
agire. Sia per carattere che per attitudine compresi sin da subito che
occorreva fare squadra con gli altri, perché la situazione nella quale ci
siamo imbattuti nel 2015 era veramente disastrosa sia per le finanze del nostro
comune sia per l'intera cornice nella quale erano inseriti gli uffici e i
servizi pubblici.
D. Hai avuto
qualche perplessità?
R. Non ho avuto grosse perplessità...ma vari
sono stati i momenti di sconforto. Momenti difficili soprattutto quando mi
sentivo impotente nel poter dare risposte ai cittadini (o perché non vi erano
operai per spostare una fioriera o perché non vi erano risorse economiche per
immaginare interventi e servizi per il territorio).
D. Come mamma
lavoratrice ti è stato facile conciliare famiglia, lavoro politica? La tua
famiglia ha condiviso questo tuo impegno?
Non è stato semplice questo incastro di
ruoli...ma non perdendo mai il sostegno di mio marito e della mia famiglia di
origine credo di esserci riuscita. Non ho perso mai di vista la mia priorità
assoluta: i miei figli...Sofia e Filippo, che hanno condiviso e vissuto con me
questa importante parentesi di vita e. spessissimo, nel mio lavoro amministrativo,
per e con i bambini, sono stati i miei ispiratori, suggeritori e talvolta anche
fan critici.
D. Le politiche
sociali, disse Igino Giordani, Padre della Costituzione, sono l'espressione
politica di quella parola del Vangelo "Avevo fame e mi hai dato da
magiare, avevo sete e mi hai dato da bere, ero ignudo e mi hai vestito…"
Una politica che non si prende cura dei
più deboli della società non ha senso di esistere. Si possono realizzare opere
e strutture ma se trascurano i bisogni vitali dell'uomo la Politica è una
caricatura.
R.
Condivido in pieno. Le
Politiche sociali sono per me una sorta di missione dove in maniera spontanea e
naturale sono accanto ai cittadini, ai loro bisogni alle loro
fragilità...rispettando la loro dignità e la loro unicità.
D. Molto spesso,
sbagliando, le politiche sociali sono poco considerate in un Comune, perché per
la scuola c'è un delegato a parte, per la sanità anche, per cui si pensa che basta fare un po' di
assistenza ai poveri ai disabili e aiutare a sbrigare qualche pratica. Dicci invece come hai esercitato il tuo quale
ruolo?
R. Il "sociale", inteso come grande ambito di impegno
collettivo, andava letteralmente costruito per la nostra Isola: vi era
l'erogazione dei servizi minimi-essenziali, quelli che si attivano ' in
automatico ' con i Comuni dell'ambito n.13. Oso dire che non c'era la
Cultura dell'organizzazione dell'Area Sociale. Quindi questa
Amministrazione, sempre mossa dallo spirito di responsabilità per il ruolo che
doveva ricoprire, ha sentito il dovere di istituire il servizio di Segretario
Sociale, un servizio essenziale ed indispensabile per una
comunità. Oggi il nostro territorio ha a disposizione 2 assistenti sociali
per un impegno di 36 ore, che sono al fianco dei cittadini con la loro
professionalità e sensibilità
D. Come hai
affrontato questo impegno così esigente e assoluto.
R. Il politico ha il ruolo e la funzione di
dare gli indirizzi, di "spendersi" nelle sedi opportune per il
proprio territorio e per i propri cittadini che rappresenta...Il politico che
fa la differenza è quello che si attiva per reperire finanziamenti ed economie.
Il politico, per come ho vissuto io questo ruolo, guida ed accompagna la
propria comunità verso la 'crescita' sociale, culturale, economica,
esponendosi in prima linea e scendendo nelle strade accanto alla società
civile.
D. Quali piste hai
dovuto attivare?
R. Occuparsi dell'area sociale non è semplice..."I portatori di
interesse", quelli che afferiscono a questa area sono vari ed eterogenei:
Famiglie, famiglie con minori, persone sole, disabili, malati
psichici, donne vittime di violenza, anziani, giovani e meno giovani con
problemi di dipendenza...persone che cercano lavoro come riscatto sociale, ma
anche tavoli permanenti con le istituzioni scolastiche, con i
dipartimenti della ASL: salute mentale, psichiatra etc etc. Le piste attivate
sono state tante, in primis quelle di creare "relazioni efficaci" con
gli enti preposti, vuoi con riferimenti regionali vuoi con i Comuni dell'Ambito
di cui Procida fa parte. In concretezza sin da subito colsi la necessità di
lavorare a progetti e finanziamenti se volevo soddisfare le mie e le
aspettative dei miei concittadini. Solo per ricordarne qualcuno in ordine di
tempo (ultimi finanziamenti: Centri estivi 2020 con servizio gratuito per le
famiglie, dove per la prima volta ci siamo fatti promotori dell'educativa territoriale
a Procida. La pianificazione di un gruppo di Inserimenti lavorativi rivolti ai
diversamente abili con protocolli di intesa con le attività produttive del
territorio).
D.I
risultati sono stati immediati?
R. Immediati no, Queste complesse realtà lette
anche nei bisogni del singolo si sono trasformate lentamente e costantemente in
servizi ed opportunità per la nostra comunità. Ho sempre creduto che
dovevo fare del mio meglio per la mia terra e per chi aveva scelto di essere rappresentato
da me ...dovevo dare risposte...quelle risposte che ti facciano sentire meno
solo. Attraverso un impegno costante alla fine i risultati sono sotto gli occhi
di tutti.
D. Sei
soddisfatta?
R. Sono soddisfatta del lavoro di squadra che abbiamo realizzato Mi
sento orgogliosa del lavoro fatto con questa Amministrazione, in un lavoro
responsabile. Oggi, l'area Sociale ha una cornice ben definita...un organico
competente a cui ciascuno cittadino può fare riferimento. Un Sociale "vivo"
propositivo e ricco di servizi ed opportunità. Proprio in questi servizi negli
ultimi giorni continuo a lavorare senza sosta e con orgoglio alla realizzazione
della "casa famiglia" ... si proprio a Procida sulla nostra Isola: un
servizio a regime residenziale per "diversamente abili" che spesso
sono soli senza alcun riferimento familiare
D. Pensi che i
cittadini siano coscienti del grande
lavoro che hai dovuto fare.
R.Un lavoro spesso nascosto che non subito appare. Ma quando si è tenaci e non si allenta la
presa il cittadino osserva e valuta
coscientemente il nostro impegno. Non mi sento un eroina...mi sento una Donna,
che grazie alla fiducia del Sindaco e di tutta la squadra, è riuscita a
dare il proprio contributo umano e professionale ad una terra di straordinaria
bellezza e di grande potenzialità: Procida. Sento che c'è ancora molto da fare,
pertanto ai cittadini dico: ridateci la fiducia per poter continuare a seguire
progetti ed iniziative a cui abbiamo dato il cuore.
Grazie Sara, ritengo le tue parole vere e corrispondenti al tuo grande
lavoro svolto. Mai c'era stata nella vita democratica di Procida un'Amministrazione
che desse così tanto vigore e visibilità all'Area Sociale. Grazie e auguri per
il futuro.
A cura di Pasquale Lubrano Lavadera
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