Michele Assante del Leccese: "Grande impegno per la cultura e la scuola"



 
Michele Assante del Leccese

INTERVISTA A MICHELE ASSANTE DEL LECCESE

CANDIDATO NELLA LISTA "LA PROCIDA CHE VORREI"
CON DINO AMBROSINO SINDACO

Michele Assante del Leccese , uno dei giovani scrittori procidani, nonché docente dell'Istituto Superiore di Procida  è uno dei candidati della lista "La Procida che vorrei". Ha dimostrato sempre grande sensibilità culturale e un'attenzione alle nuove generazioni. Gli rivolgiamo alcune domande sul perché ha deciso di candidarsi e quale vuole essere il suo contributo per la vita dell'isola

D. Docente, scrittore ora anche politico. Dossetti padre della Costituzione diceva che "ogni cittadino dovrebbe dedicare almeno un mandato alla Politica. La vera Politica non ha bisogno dei professionisti..." Cosa ti ha spinto a scendere nel campo della Politica?

R. Sono sceso in campo principalmente perché credo nel gruppo "La Procida che vorrei" e nel lavoro che ha svolto in questi cinque anni. Penso che questa amministrazione sia a metà di un percorso meraviglioso per la nostra isola, percorso che non deve assolutamente essere interrotto.

D. Sulla Politica si dice di tutto e di più. Sempre Dossetti disse che se l'impegno politico viene pagato con uno stipendio è la fine perché può iniziare la corruzione, La DC lo mise subito nell'angolo e lui salutò tutti. Co s'è per te la Politica?

R- L’arte di mettersi al servizio delle persone e del paese.

D. Mi piace molto quel tuo sottolineare la parola "servizio". Nella Politica Italiana di oggi vedi dei leader di "servizio"?

R. Forse attualmente solo Conte potrebbe essere un ottimo leader.

D. Quale è il danno più grande che una cattiva politica può fare al paese?

R. Non guardare al futuro delle nuove generazioni.

D. Condivido molto. Il grande filosofo Aldo Masullo diceva sempre che senza gli adulti non c'è l'esperienza, ma senza i giovani non c'è futuro. L'alleanza tra giovani e adulti è fondamentale. In questa prospettiva di guardare al futuro delle nuove generazioni quale deve essere il primo obiettivo di una buona politica?

R. Sarà perché sono un docente ma ritengo fondamentale l’educazione del cittadino, ossia non solo istruirlo ma anche pensare alla sua formazione civica,  renderlo attivo nella cura e nella salvaguardia del proprio paese.

D. 70 anni di vita democratica, dopo secoli di monarchia e la tragica esperienza del fascismo, sono molto pochi per radicare profondamente nelle coscienze il valore della democrazia. Spinte eversive tentano oggi di destabilizzarla e situazioni critiche sono sotto gli occhi di tutti, a livello nazionale ed europeo. Cosa salveresti dei passi fatti in questi 70 anni nell'isola e cosa cancelleresti?

R. Salverei il grande lavoro effettuato per dare consapevolezza della propria identità alla nostra isola e farla conoscere a livello nazionale ed europeo. Cancellerei le spinte alla chiusura e all’eccessivo campanilismo.

D. Fra tutte le grandi opere fatte per la cittadinanza cosa quale hai apprezzato di più?

R. Ne ho apprezzate tante ma se dovessi sceglierne una sola direi il restauro dell’ex Chiesa di Santa Margherita Nuova, che ha consentito di avere una splendida sede per attività culturali di largo respiro dell’isola.

D. Sei nella lista "LA PROCIDA CHE VORREI" con Dino Ambrosino

candidato Sindaco. Cosa ne pensi di questi primi 5 anni di Dino come
Sindaco?

R. Stimo Dino Ambrosino e condivido la sua visione, i suoi valori, i suoi tanti interventi per migliorare la vivibilità della nostra isola. In particolare ho potuto constatare in questi cinque anni grande attenzione all’ambiente, ai bambini, alla scuola (sia per quanto riguarda le iniziative che per la ristrutturazione degli edifici), al bilancio, al risanamento economico, ai trasporti, alle opere realizzate.  E naturalmente ho amato il modo in cui questa amministrazione ha spinto a fondo l’acceleratore della cultura che ha portato l’isola a candidarsi come Capitale Italiana della Cultura.

D. Lavori nella Scuola superiore. Pensi che i giovani abbiano la
percezione chiara di cosa sia un processo politico democratico?

R. S' i giovani hanno una percezione di cosa sia la democrazia, anche perché nella scuola  si cerca di formare  i giovani ai valori denocratici, ma bisogna sempre portare avanti questo discorso affinché penetri a livello della coscienza individuale. Per questo penso che sia importante coinvolgere continuamente i ragazzi e i giovani, far capire loro l’importanza e il valore della politica, farli incontrare, discutere, confrontarsi. Credo che un ottimo lavoro in questo senso stia facendo il Forum dei Giovani, una splendida realtà ricca di entusiasmo e di passione.

D. Una signora procidana interpellata per il voto del 20 settembre sì è così espressa: " Io voterò per chi non fa promesse personali ai cittadini e che non farà favori a nessuno, che lavorerà con onestà per la giustizia, e aiuterà i cittadini  a vedere soddisfatti i loro diritti, che rifiuterà mazzette e compromessi, che lavorerà ogni giorno per Procida e quando avrà finito il mandato si troverà con le tasche vuote ma con un’isola in cui ci sia rispetto reciproco, solidarietà, accoglienza, fraternità fra tutti." Se fossi stato tu a chiedergli il voto, cosa avresti risposto a queste parole?

R. L’avrei abbracciata forte forte…Covid permettendo.


D. Il problema più grande dell'umanità è oggi quello ambientale. O salveremo il pianeta e affonderemo tutti. Anche la piccola Procida vive questo problema forse in maniera più grave per i suoi limiti geografici, per il sopraffollamento e per tanti aspetti  sottovalutati in questi 70 anni di democrazia isola. Sembra infatti quasi impossibile tornare indietro sul traffico, sul mare assaltato dai motoscafi, sulla cementificazione estesa che ha distrutto molto verde, sull'inquinamento atmosferico. Solo un discorso culturale nuovo può offrici qualche soluzione. Cosa ne pensi?

R. Il problema ambientale è tra i primi posti nel programma de” La Procida che vorrei” (lo hanno dimostrato ampiamente con l’attenzione all’ecologia, al verde pubblico, alla raccolta differenziata etc etc). Occuparsene ancora per altri cinque anni con zelo e costanza darà di sicuro ottimi riscontri. Procida è un gioiello e la grande bellezza va salvaguardata.

D. Sul tema cultura si parla poco anche perché si hanno visioni diverse e spesso non si comprende cosa sia realmente la cultura. L'erudizione è solo un aspetto della cultura. ..L’UNESCO infatti afferma che le Biblioteche non sono solo il luogo dove conservano i libri ma il luogo ideale per promuovere tutte le arti e, principalmente, promuovere la pace nel territorio in cui è posta. I docenti sono i primi esponenti della cultura di un paese. A che punto siamo sull'isola dal punto di vista culturale...c'è intorno a noi sensibilità culturale o bisogna fare qualcosa di più?

R. Come ho già detto, l’attenzione per la cultura è cresciuta esponenzialmente in questi cinque anni tanto da arrivare a candidare l’isola a Capitale italiana della Cultura. E la nostra Biblioteca Comunale (aperta tutti i giorni) è un polo attrattivo per i cittadini. Ma naturalmente possiamo sempre fare qualcosa in più. Sollecitare le persone di ogni età, stimolarle, coinvolgerle con iniziative attraenti. La cultura non deve essere mai vista come qualcosa di noioso, di grigio ma come cibo per la mente e per lo spirito.

D. Il Premio Procida-Isola di Arturo- Elsa morante con l'Amministrazione di Dino Ambrosino è tornato ad essere popolare. Sono infatti 50 lettori procidani che dopo aver letto i tre libri selezionati da una giuria tecnica designano il vincitore. Festa della cultura letteraria nel nome di Elsa Morante. Tu hai sostenuto e contribuito a tale nuovo assetto. Come vedi il futuro di questo Premio?

R. Questo Premio manterrà la formula attuale: quella che l’ha fatto uscire da una ristretta cerchia di intenditori e l’ha fatto arrivare al grande pubblico. In passato veniva vissuto come un qualcosa che arrivava dall’esterno, oggi invece c’è una giuria popolare formata da circa 50 persone che riceve mesi prima i libri candidati, li legge con passione, ne discute, si confronta e poi ciascuno vota il preferito. Il premio così diventa qualcosa di sentito, vissuto, non calato dall’alto.

D. Purtroppo da parecchi anni abbiamo perso il "Parco Letterario Elsa
Morante" e il "Collegio letterario dei traduttori d'Europa". Due grossi
contenitori culturali che avrebbero potuto segnare un grande passo
avanti dell’isola. Si potrebbe tentare di recuperarli?

R. Certo, dobbiamo vedere se ci sono ancora reali possibilità per  un recupero di queste due grosse iniziative a livello europee, purtroppo perdute. Nel gruppo de “La Procida che vorrei” infatti si investono molte energie nella ricerca di bandi culturali che possano dare un respiro internazionale alle nostre iniziative e all’isola.

D. Un ultima domanda sulla scuola. So che l'ami profondamente e, come disse Mario Spinetti, non la lascerai se, come io spero, sarai eletto…Lo psicologo Pietro A. Cavaleri dice che la scuola deve primariamente diventare il luogo dove si impara a" vivere con l'altro". L'educazione al "bene relazionale" dovrebbe essere al primo posto in ogni scuola. Senza il "bene relazionale" non esiste la classe, non esiste la Scuola e quindi non esiste la possibilità di trasmissione di valori e contenuti. Dal tuo punto di vista a che punto è la scuola procidana e quale sarà il tuo impegno futuro in essa?

R. La scuola procidana è decisamente una scuola all’avanguardia, una scuola inclusiva, ricca di docenti appassionati e alla ricerca sempre di nuovi stimoli. E’ una scuola che ogni anno realizza numerosi progetti per i ragazzi. Io penso che occorra sempre prestare grande attenzione ai più fragili, a quelli che non hanno dietro famiglie che li sostengono, dare ampio spazio all’apprendimento cooperativo, al lavoro di gruppo, una scuola in cui gli alunni imparino ad aiutarsi tra loro, in cui ci sia ambizione ma anche spirito di squadra.  

Se oggi la scuola procidana è questa, sono sicuro che Procida avrà un futuro migliore del passato. Ti faccio i miei auguri per le prossimi votazioni del 20 settembre, affinché tu possa portare anche nella via politica procidana la tua sensibilità culturale e il tuo amore per la Scuola .

A cura di Pasquale Lubrano Lavadera  


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