PROCIDA: ANCHE IN POLITICA LA PANDEMIA

 

il Sindaco Mario Spinetti

PROCIDA: ANCHE IN POLITICA LA PANDEMIA

Come combatterla?



E' da un po' di anni che a Procida, dopo le elezioni, si verifica una sorta di pandemia che rivela una profonda CRISI POLITICA, dovuta SOPRATTUTTO alla crisi della politica nazionale. Come combatterla?

Ne ho palato più volte sulle pagine del blog in passato e mi piace ritornarci oggi che a Procida i giochi sono conclusi, le schede sigillate nelle urne in attesa di essere aperte e lette domani.

Uso il termine pandemia perché in questi decenni certe comportamenti politici si sono abbastanza diffusi e ricompaiono sempre come un virus che ora aggredisce, ora allenta la sua virulenza per poi riprenderla e fare sempre nuove vittime.

Parlo, in questo mio primo intervento della contrapposizione violenta, infamante, persecutoria che avvelena e procura veri e propri colpi mortali alla vera Politica. Lo dicevano i padri della Costituzione Dossetti e Giordani, lo diceva La Pira, lo dicevano De Gasperi, Sorgi, Berlinguer e tanti altri grandi uomini politici ra i quali il nostro Sindaco Mario Spinetti.

Procida ha avuto nel passato esempi di Sindaci lungimiranti e veramente democratici, ma anche Sindaci politicamante dispotici e arroganti, che venivano contagiati dal virus della contrapposizione soprattutto nelle tornate elettorali, durante i consigli comunali, diseducando in tal modo la classe politica e quanti tentavano di avvicinarsi alla politica.

L'elemento più devastante che questo virus determina è quello di considerare l'Amministrazione composta solo dai consiglieri della Maggioranza, relegando i consiglieri della Minoranza all'opposizione, ossia in un ruolo veramente squallido frustrante marginale, e del tutto non influente.

E, di conseguenza, il popolo che ha votato la minoranza si sente frustrato e marginale.

Errore madornale, offesa virulenta alla costituzione democratica, incentivo vergognoso di diseducazione politica della popolazione, che nei piccoli centri provoca divisioni nelle famiglie, litigi, conflitti, ricatti, ripicche e coltellate verbali.

Intanto ricordiamo che il popolo vota il Sindaco il quale, una volta eletto, non tiene conto di chi lo ha votato e chi no. Egli è chiamato ad essere il Sindaco per tutti, e rappresentare a livello istituzionale l'intera popolazione di Procida e non la Maggioranza.

   Se il Sindaco fa una sola preferenza per qualcuno, se conceder favori, se compie illegalità, squalifica e calpesta la sua identità politica, e compie una scelta politica molto grave perché tradisce lo spirito democratico della Costituzione italiana.

   Logicamante il Sindaco eletto è collegato ad una lista che porta il suo programma che i cittadini hanno approvato e votato. E dalla lista lui riceve un contributo di maggioranza di un certo numero di consiglieri .

   Ma, e qui è il punto delicato dove si insinua il virus, le legge gli concede anche una quantità minoritaria di consiglieri comunali dalle altre liste presenti nella tornata elettorale, affinché nell'amministrazione ci sia anche la rappresentanza di chi ha votato altre liste con altri programmi.

   Quale la funzione di questi consiglieri di Minoranza? In primo luogo non quella di fare opposizione come taluni politici credono e - cosa ancor più grave - come credono anche molti cittadini.

   La loro funzione è uguale a quella dei consiglieri di maggioranza ossia di essere consiglieri del Sindaco, amministratori col Sindaco. portando un contributo serio nelle commissioni, intervenendo nelle scelte, contruibuendo alla realizzazione del bene comune per il  quale tutto il consiglio è chiamato a deliberare.

   Qualora poi essi ravvisano nel Sindaco e nella Maggioranza forme di inconstituzionalità nelle scelte, contraddizioni con i regolamenti, superficialità nella risoluzione dei problemi, abusi di potere, chiare scelte clientelari e non rispettose del bene comune, allora è doveroso da parte loro usare tutti i mezzi costituzionali che la legge prevede in questi casi per fermare l'irregolarità.

E questo il consigliere di Minoranza lo farà non perché si deve opporre alla Maggioranza, ma doverosamente per difendere la Costituzione alla quale egli ha prestato implicito o esplicito giuramento nel momento in cui siede in un Consiglio Comunale.

Il valore legale e morale di un Consigliere di Minoraza è pari a quello del Consigliere di Maggioranza.

Sarebbe importante e innovativo istituire una specifica vaccinazione prima di iniziare una consiliatura senza la quale, purtroppo, saremmo ancora costretti a vedere quella ridicola pantomima di Consigli Comunali segnati da faziosi interventi di facciata, ridicola messinscena che avvilisce il dettato costituzionale e la sacralità di un luogo chiamato a dar vita alla democrazia di un paese.

Quale vaccinazione? Quella che ci offre la Costituzione attraverso i suoi articoli. Essa affida al Sindaco e a tutti i consiglieri presenti in un Consiglio Comunale il bene del paese, la legalità in ogni azione, la lotta alla corruzione, l'onestà nelle scelte, la trasparenza in ogni atto, la difesa dei diritti fondamentali di ogni uomo e le scelte prioritarie per i più deboli e poveri.

Il Sindaco Dino Ambrosino in questi ultimi 5 anni non ha mai acuito il conflitto con i consiglieri di Minoranza  e si è mostrato sempre rispettoso nei loro confronti, anche negli inevitabili momenti di tensione. Ha sempre accolto tutti i cittadini e il sua parlare è stato chiaro. Quando qualcuno è andato da lui per una richiesta con serietà istituzionale ha detto "sì" se era un diritto dovuto ed ha detto "no" se non lo era. Ogni scelta operata è stata sempre trasmessa e comunicata alla popolazione. Anche il comunicato che è stato dato alla popolazione sull'episodo doloroso realtivo alle votazioni   avvenuto nella sezione n. 10 ieri notte,  è stato lineare attento e rispettoso delle persone coinvolte, dimostrando ancora una volta il suo alto grado di responsabilità morale e civile.

Pasquale Lubrano lavadera









 

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