Procida nell'anticamera dello sfascio

Procida così come la vedevano i detenuti nelle celle dell'antico Carcere borbonico
Riteniamo grave la situazione economica del Comune di Procida e tale essa si presenta oggi dopo la non approvazione da parte del Ministero dell'Interno del Piano di Riequilibrio Finanziario pluriennale.
Quali sono i motivi della non approvazione?
La relazione giunta al Comune da Roma, molto tecnica, mette in evidenza prima di ogni altra cosa la grande  massa passiva  di oltre sette milioni di euro. 
Praticamente siamo "sotto" di  una cifra esorbitante, la qualcosa dovrebbe mettere in allerta tutti i procidani. 
Poi vengono segnalati una non corretta rappresentazione del saldo e il fatto che l'intera massa passiva sia ripianata sostanzialmente con dismissione di immobili comunali. Si pensa  di coprire i debiti vendendo tutto.
Infine  viene precisato che il Comune non ha prodotto una idonea documentazione atta a provare l'attendibilità delle entrate.
Pertanto il Ministero chiede al Comune precise informazioni sugli andamenti di cassa, sulle analisi dei residui, sui debiti fuori bilancio e sulle passività potenziali. 

Diciamo subito che abbiamo sempre considerato l'aspetto economico il primo e fondamentale aspetto della vita amministrativa e più volte abbiamo sollecitato il Sindaco, attraverso le pagine di "Espressioni", vista la drammaticità della situazione, a coinvolgere attivamente la Minoranza,  relativamente  a questa fase di riequilibrio finanziario. Se la casa brucia è necessario il contributo di tutti per spegnere il fuoco.
Purtroppo, non comprendiamo il motivo politico per cui ancora una volta la Maggioranza, pur avendo avuto dalla Minoranza piena e responsabile disponibilità a redigere il pieno finanziario insieme, ha tenuto fuori la Minoranza nella fase di preparazione del bilancio ed ha presentato la proposta in Consiglio Comunale solo alla vigilia dello stesso, senza il coinvolgimento operativo di tutti i Consiglieri.

Siamo ben coscienti che anche Procida risente della crisi politica a livello nazionale. Ma qui sull'isola o ci salviamo tutti o tutti periremo. Un eventuale dissesto finanziario graverebbe su tutte le famiglie procidane e non solo sulle famiglie che hanno votato la Maggioranza attuale.
Inoltre,  i partiti in Italia, che pure hanno avuto un'importanza all'inizio della vita democratica, oggi si rivelano incapaci di favorire la partecipazione collettiva al bene comune. Un Sindaco, un Presidente della Regione, che non considera i Consiglieri di Minoranza suoi Consiglieri ma controparte, è ormai fuori dalla Storia. Prevalgono gli scontri di parte e le contrapposizioni a tutto danno della collettività. E questo avviene anche tra noi e, per una piccola isola di 3,7 kmq  rappresenta l'anticamera dello sfascio. 

Vogliamo augurarci che dopo questa batosta della non approvazione del bilancio, ci sia da parte del Sindaco e della Maggioranza un atto di umiltà politica e che, considerata la gravità della situazione, Maggioranza e Minoranza, almeno per il bilancio, possano sedere insieme ad uno stesso tavolo per riaprire gli atti e verificare come portare Procida fuori dal guado.  
Si aprirebbe così un modo nuovo di vivere la politica sull'isola, soprattutto quando bisogna decidere su problemi vitali da cui dipende il futuro dell'isola, oggi la situazione economica domani il problema dell'utilizzo di Terra Murata o la difesa ambientale dell'intera isola. 
Lo affermava sempre il compianto Sindaco Mario Spinetti quando coinvolgeva, prima di ogni decisione definitiva, la Minoranza ed anche le categorie dei cittadini.

a cura dell'Associazione Culturale Isola di Graziella

Commenti

  1. Che cosa e`succede? Dovete salvare la
    nostra bellissima isola. Non potete mai dimenticare i vostro bambini.
    Dovete ampliare il turismo. Molto pubblicita. Nessuno conosce. Mi piace molto. Sono stata qui in marzo e faccio molto pubblicita. Per favore ampliate

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  2. http:/// www.miomyitaly.com/procida.html

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