SOLO MIO di Antonio Nocerino
SOLO MIO
di questa mano distesa
ad accarezzare l'acqua del mare
l'indice che guarda
il punto di sud est
così denominato
punta di Pizzàco
è percorso da una piccola carraia
da poco divenuta
quasi strada
si apre sul curvone
a via De Gasperi
e subito va giù
seguendo mano destra
a sinistra
apre con una villa antica
con in cima
un tempietto bianco
prosegue poi
con muro alto di cinta
sulla destra c'è un cancello
che guarda verso il mare
una prima villetta appena dopo
ancora un'altra e un'altra ancora
e dopo ancora una villetta
c'è finalmente casa mia
l'ultima la più piccina
scavata nella roccia sotto la casa sovrastante
è piccola ma giusta
per due ormai sopra i sessanta
il cancello d'ingresso
dà sul vialetto di mattoni cotti
con ai lati panche in muratura
protetto da un bianco colonnato
che dà tono nobile
a tutto il belvedere
sul fondo in muratura
una bianca balaustra
che imita per forma
l'onda del mare
che vista mozzafiato
si gode aperta verso il mare
ove mi trasecolo
ove vorrei morire
scavata nell'aureo tufo
v'è una scala che conduce in basso
fino alla piattaforma
lambita dall'azzurro mare
è qui che io rinasco
e volo e strido coi gabbiani
e qui che io ringiovanisco
e salto l'onda coi delfini
è qui che sento mio il mio corpo
carezzato dallo smeraldo amico
e nel suo profondo
carezzo un ippocampo verde
col codino abbarbicato all'alga
e se un mitilo rompo
donzelle e pesciolini colorati
fanno a gara
per rubarlo alle mie mani
sembra un sogno
eppure è vero
io sono fortunato
perché vivo qui
e il mondo tutto intorno
mi sembra tutto
SOLO MIO
Antonio Nocerino
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