A PROCIDA C'E' DEMOCRAZIA?
Penso che a Procida ci sia la democrazia così come c'è a Napoli, alla Regione, al Governo, ovvero prevalentemente una "democrazia elettorale" , nata dalle ceneri di una dittatura violenta e da una monarchia fragile.
Il momento più alto della nascente repubblica fu certamente la fase costituente, ma subito dopo le conflittualità ideologiche hanno preso piede alla grande ed hanno vanificato il ruolo democratico dei partiti e dei gruppi intermedi riportando la democrazia nascente a una forma di "oligarchia" eletta dal popolo, e questo a Roma nelle Regioni, nei capoluoghi di provincia, nelle citta e nei paesi.
La nostra democrazia almeno come si legge dalla Costituzione dice ben altro, parla di sovranità popolare che non può ridursi ad una campagna elettorale per eleggere il governo, il presidente della Regione, il sindaco e il consiglio comunale.
Dovrebbe esserci negli eletti una responsabilità amministrativa che deve mantenere vivo il collegamento con il popolo, sentire sempre le sue osservazioni, le sue critiche e le sue proposte. Lo diceva a Procida il sindaco Mario Spinetti.
Purtroppo il solo votare non rende stabile la democrazia, anzi la mancanza di un collegamento tra gli eletti e il popolo elettore è la vera malattia della democrazia attuale, che porta disaffezione (cresce il numero dei non votanti) disinteresse, e critica distruttiva verso gli eletti.
In questo modo si torna indietro e si invocano nostalgicamente goverrni forti con pieni poteri nell'annullamento pieno della sovranità popolare.
Penso che il compito primo, oggi, di un governo democratico sia quello di avere a cuore la salvezza della democrazia, mantenendo un rapporto costruttivo tra tutti i gruppi politici eletti, e nello stesso tempo e con i cittadini.
Inoltre la maggioranza e la minoranza non devono combattersi fra loro e fare campagna elettorale per tutto il mandato. I consiglieri del Sindaco eletto dal popolo sono tutti e non solo quelli di maggioranza, Quindi un Sindaco democratico sente i suoi consigliori ma con pari attenzione sente i consiglieri di minoranza.
La lotta sordida che si consuma in tanti consigli comunale tra maggioranza e minoranza è un "gioco sporco" al verso il quale il popolo dovrebbe reagire: "Vi abbiamo eletti per risolvere insieme i problemi nostri non per combattervi tra voi."
Pertanto i cittadini, a parer mio, dovrebbero creare punti di ascolto per affrontare i problemi dell'isola, per ascoltare gli eletti e per portare le proprie osservazioni critiche e le relative proposte a chi amministra,
Se il cittadino non prende coscienza che deve controllare la tenuta democratica dei propri politici la democrazia è veramente in pericolo a Procida, a Napoli, alla Regione e al Governo.
Nello stesso tempo un Amministrazione che si dice democratica e pensa con convinzione di risolvere da sola con la propria giunta i problemi, senza più ascoltare il popolo, ha già inferto un duro colpo alla democrazia e messo seriamente in pericolo lo spirito della Costituzione, aprendo indirettamente una pericolosa deriva antidemocratica.
Pasquale Lubrano Lavadera
29-10-1944







.jpg)
Commenti
Posta un commento