Incantata dalla bellezza della mia isola

Procida: Punta Solchiaro
Cammino lungo le strade della mia isola e noto sui davanzali e balconi tanti fiori: gerani, margherite, rose. Colori e profumi mi inondano mettendomi tanta allegria.
Prendo poi una stradina che porta a Solchiaro, dove abita la mia amica Maria. Nell’aria un profumo intenso di zagare: è il profumo che senti al mattino quando, appena si alza il sole, metti la testa fuori, un profumo che ti avvolge e ti porta gioia e felicità.
Mi avvicino ad una distesa di terra dove scorgo papaveri rossi e fiori di campi di ogni tinta.
Che bello! Quanti colori! Un piccolo paradiso! Non riesco più ad andare avanti.
Siedo su un muretto per assaporare quell’aria fresca e pura e ammirare l’orizzonte del mare che mi sta di fronte.
Sono intimamente  affascinata da queste meraviglie che Dio ci ha donato.
Il mio sguardo è catturato  da un mucchio di sassi con al centro  un buchetto da cui fuoriesce un rametto di rosmarino: sostenuto dai sassi cerca di tendere in alto.
Tutto serve, niente è inutile, anche i sassi servono.
Alzo gli occhi al cielo e vedo che le rondini volano felici, gli uccelli cinguettano tra gli alberi, e le farfalle multicolori baciano ogni fiore.
Incantata da tanta bellezza, quasi dimentico il motivo per cui mi sono messa in cammino.
Mi alzo e, a passo svelto, mi avvio verso la casa di Maria prima che scenda la sera.
A pochi passi dal cancello, il cane annuncia il mio arrivo abbaiando. Maria mi viene incontro:
“Pensavo che giungessi nel primo pomeriggio …”.
“Hai ragione. Sono uscita di casa dopo pranzo ma, alla svolta di Solchiaro, non ho resistito: quel prato meraviglioso, i profumi, gli uccelli …”.
“Hai fatto bene,” mi dice Maria, “ora ci godiamo insieme il tramonto.”
Sediamo sulla terrazza che guarda la piccola baia della Chiaiolella, parlando del più e del meno, mentre i figli mi offrono una dolcissima aranciata.
La piccola Sara mi spiega: “Sono le ultime arance del nostro albero, perciò è così dolce.”
“Grazie,” le rispondo “dolcissima sei anche tu.”
Mi sorride, poi raggiunge i fratelli.
“Che belli i tuoi figli” dico a Maria che guarda il sole. L’enorme cerchio arancio si sta tuffando nel mare azzurro.
“Che spettacolo!” aggiunge Maria.
Assento con un leggero movimento del capo e, nel silenzio, cerco di non perdere quell’attimo di eternità in cui il sole ci saluta.

Anna Rosaria Meglio



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