PROCIDA: uomini e donne di cultura - Pasquale Scotto di Carlo navigante, filosofo e scrittore
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Pasquale Scotto di Carlo (il secondo da sinistra) presenta La Polena alla Fiera del libro con Anna Maria Galli Zugaro, Adele Galeota e Heinz Riedt |
Molti ricordano ancora
con affetto il Direttore di Macchine, Pasquale Scotto di Carlo, filosofo e
scrittore.
La sua ardimentosa
avventura nei mari del mondo, poi
l'ideazione del Residence "La Rosa dei Venti", infine la
pubblicazione di due romanzi: La Polena e Janara, lo resero una
figura appassionata e amabile, un ardimentoso operatore culturale in campo
economico e letterario.
La presentazione del suo
primo libro La Polena alla Fiera del Libro fu un grande successo. Affascinava
il suo modo di parlare così ricco di metafore
e indicazioni concrete tratte da una vita vissuta con passione e slancio,
insieme alla sua cara moglie Titta e ai
tre figli Gianni, Nicola e Erminia.
Seppe prendere a due mani
la malattia che lo portò via ancora
molto giovane, e colorò di saggezza
anche quel trapasso coscientemente accettato.
Pasquale, così come tutti
lo chiamavano, aveva ridestato in tanti la passione per la vita, e a chi aveva
la ventura di incontrarlo nella sua meravigliosa casa, quasi veliero calato
dall'alto su una delle punte più belle dell'isola, si trovava dinanzi al suo
cuore ricco di amore per l'isola e per quel mare che frangeva le sue onde sulla
roccia su cui troneggiava la sua dimora.
Nulla lo spaventava e
neanche la morte riuscì a sconfiggere in lui
quella intima e scanzonata
serenità che sempre aveva donato a parenti e amici.
Una figura esemplare, che proietta ancora oggi la sua ombra lontano,
negli sconfinati orizzonti che aveva assimilato fin da giovane nei lunghi
viaggi, e che aveva tracciato anzitempo
il divenire dell'isola, un isola di marinai, di saggi pensatori e di
scrittori, accogliente e ospitale: un'isola intimamente e profondamente
culturale.
Era il suo sogno che si
intrecciava col sogno di tanti visitatori provenienti da ogni parte del mondo
che, nelle belle stagioni, si accasavano nella sua ridente e deliziosa "Rosa dei Venti".
Sentiamo ancora la sua
voce accanto a noi, carezzata dal suo sorriso arguto e sempre
bonario, pieno di palpitante umanità.
Pasquale, sei stato un
vero uomo di cultura e in quest'anno che
Procida la celebra come Capitale, riesci
a darci ancora una volta una dritta, ricordandoci che la vera cultura è quella che nasce dalla
vita, che si colora tante volte di rosso
e di nero ma che sempre poi sfuma nell'azzurro del mare o del cielo.
Per questo oggi non
possiamo non rendere un omaggio a te, che hai sognato per quest'isola, nel
cuore di ogni uomo e di ogni donna, una vera rinascita.
Pasquale Lubrano
Lavadera
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